Antartide: trovate misteriose montagne sotto il ghiaccio
LONDRA – Una catena montuosa grande quanto le Alpi con picchi di oltre 3.000 metri sopra il livello del mare si nasconde sotto una coltre di ghiaccio spessa quasi quattro chilometri in Antartide. A confermarne l’esistenza e le straordinarie dimensioni è stato un progetto internazionale di rilevamento geografico guidato dalla British Antarctic Survey, la cui scoperta ora solleva una serie di interrogativi su come la coltre glaciale si sarebbe formata senza erodere il sistema montuoso. La catena di Gamburtsev – così fu battezzata dall’equipe di ricercatori sovietici che per la prima volta la identificarono una cinquantina di anni fa senza però arrivare a calcolarne le impressionanti dimensioni – sarebbe lunga circa 800 chilometri e spessa circa 400, con picchi di oltre 3.000 metri e valli a 1.000 metri sotto il livello del mare. A lasciare a bocca aperta gli scienziati – che per diverse settimane hanno mappato la catena montuosa con l’aiuto di radar e sensori magnetici in una temperatura media di -30 gradi – è stata non soltanto l’estensione, ma la forma stessa delle montagne, appuntite e per nulla erose proprio come le Alpi. La catena di Gamburtsev sarebbero infatti il nucleo intorno al quale la coltre glaciale dell’Antartico orientale, la più grande riserva di ghiaccio del pianeta con un’estensione di 7,7 milioni di chilometri quadrati, si sarebbe formata. A lasciare perplessi gli scienziati è il fatto che se il ghiaccio si fosse formato lentamente come fino ad ora si era ipotizzato, le montagne apparirebbero decisamente più arrotondate per effetto dell’erosione. “Sapevamo che si trattava probabilmente di una regione elevata, ma non ne conoscevamo l’aspetto. Ora sappiamo che questa catena montuosa ha non solo le stesse dimensioni delle Alpi, ma anche lo stesso aspetto, con picchi e valli all’apparenza ‘nuove’”, ha dichiarato al Guardian Fausto Ferraccioli, un geofisico italiano della British Antarctic Survey, aggiungendo: “La presenza dei picchi e delle valli potrebbe indicare che il ghiaccio si è formato molto velocemente. Non sappiamo come spiegarlo. Il prossimo passo ora é analizzare i dati e cercare di comprendere meglio”. Un altro grosso punto interrogativo è la collocazione della catena montuosa. Montagne così alte, che normalmente nascono dalla collisione tra due placche tettoniche, non dovrebbero trovarsi nel mezzo di un continente così antico. “Siamo nel mezzo di un cratone precambriano e non dovrebbero esserci delle montagne”, ha fatto notare Ferraccioli. Gli scienziati, quando avranno terminato il rilevamento dell’intera catena montuosa, proseguiranno le loro ricerche studiando gli strati di ghiaccio per capire meglio come si sia formato e ottenere dati relativi ai cambiamenti climatici del pianeta. Fonte: http://www.ansa.it/