Spiegato il mistero della “bella addormentata” di Palermo
Ora, un antropologo biologo italiano, Dario Piombino-Mascali dell’Istituto per le Mummie e l’Uomo di Ghiaccio di Bolzano, ha scoperto la formula segreta, che ha conservato il corpo di Rosalia per bene (La ricerca di Piombino-Mascali è finanziata dalla National Geographic Society Expeditions Council.)
Il formolo, oggi ampiamente utilizzato dagli imbalsamatori, è una miscela di acqua e di formaldeide, che uccide i batteri. Salafia fu uno dei primi ad utilizzare questi organismi per l’imbalsamazione. L’alcool, in condizioni di asciutto, con le catacombe, ha asciugato il corpo di Rosalia e permesso di mummificarsi. La glicerina avrebbe conservato il suo corpo da troppa essicazione, l’acido salicilico ha impedito la crescita di funghi.
Ma è lo zinco sali, secondo Melissa Johnson Williams, direttore esecutivo della Società Americana degli Imbalsamatori, che è il maggior responsabile della incredibile conservazione di Rosalia. Lo zinco, che non è più utilizzato dagli imbalsamatori negli Stati Uniti, ha impietrito il corpo di Rosalia.
“[Zinco] dona rigidità”, ha dichiarato Williams. “Si potrebbe tenere fuori la bara e si manterrebbe sempre in quello stato”.
Piombino Mascali ha chiamato l’autodidatta Salafia un artista: “Egli ha elevato l’imbalsamazione al suo livello più alto”.
Posted in: MISTERI SVELATI on mercoledì 27 maggio 2009 at alle 07:20