Idrogeno dalla Luna
La sonda IBEX della NASA ha ottenuto la prima osservazione di atomi di idrogeno ad alta velocità provenienti dalla Luna, mettendo fine forse in modo definitivo a una diatriba teorica e sperimentale sull'esistenza del fenomeno.
La sonda Interstellar Boundary Explorer (IBEX) della NASA ha ottenuto la prima osservazione di atomi di idrogeno ad alta velocità provenienti dalla Luna, mettendo fine forse in modo definitivo a una diatriba in ambito sia teorico sia sperimentale, sull'esistenza di tale fenomeno.
Nel corso dello studio, sono stati utilizzati due diversi strumenti: IBEX-Hi, realizzato dal Southwest Research Institute (SwRI) e dal Los Alamos National Laboratory, che misura gli atomi con velocità di compresa tra 0,8 e 4 milioni di chilometri all'ora; il secondo è denominato IBEX-Lo, frutto dello sforzo congiunto di Lockheed Martin, Università del New Hampshire, Goddard Space Flight Center della NASA e Università di Berna, in Svizzera, in grado di rivelare atomi con velocità comprese tra 160.000 e 2,4 milioni di chilometri all'ora.
Il vento solare, il fascio supersonico di particelle cariche emesse da Sole, si muove in tutto lo spazio circostante alla velocità di circa 1,6 milioni di chilometri all'ora. Nel caso della Terra, esse vengono deflesse dall'intenso campo geomagnetico, mentre investono quasi senza schermo la superficie della Luna rivolta verso il Sole, poiché il nostro satellite naturale possiede un campo magnetico molto debole.
Dal suo punto di vista, IBEX “vede” circa meta della Luna, un quarto del lato in ombra e un quarto del lato illuminato. Le particelle del vento solare vengono per la maggior parte assorbite dalla superficie lunare, mentre una piccola percentuale di esse viene diffusa in diverse direzioni. Questa seconda e minoritaria porzione in realtà è costituita da atomi neutri, poiché gli ioni solari al contatto con la materia lunare si sono combinati con gli elettroni mancanti.
Grazie a IBEX si è potuto stimare che solo il 10 per cento degli ioni solari riflessi dalla Luna si trasforma poi atomi neutri, mentre il restante 90 per cento viene assorbito.
La combinazione tra il processo di diffusione e quello di neutralizzazione ora osservato ha notevoli implicazioni per le interazioni con gli oggetti sparsi in tutto il sistema solare, come gli asteroidi, gli oggetti della Fascia di Kuiper e gli altri satelliti naturali.
fonte-lescienze.espresso.repubblica.it
Posted in: LUNA, RICERCA, SCIENZA, TECNOLOGIA on venerdì 19 giugno 2009 at alle 04:49