Zanzare che sfidano i rettili

Le zanzare delle Galapagos si sono adattate a pungere anche tartarughe e iguane marine, rischiando di contagiare questi animali con malattie importate attraverso il sempre più intenso flusso turistico


Le tartarughe giganti delle Galapagos e altre specie caratteristche di quelle straordinarie isole rischiano di dover affrontare una nuova pericolosa sfida: le malattie che possono essere trasmesse da alcune zanzare locali che hanno sviluppato una singolare attrazione per il sangue dei rettili. 

Come riferiscono in un atricolo pubblicato sui  "Proceedings of the National Academy of Sciences" (PNAS), i ricercatori della Zoological Society of London e delParco Nazionale delle Galapagos hanno infatti scoperto che mentre le zanzare continentali della specie Aedes taeniorhynchus continuano a preferire il sangue dei mammiferi e occasionalmente degli uccelli, quelle che vivono sulle Galapagos hanno spostato le loro "attenzioni" verso i rettili (e in particolare le tartarughe giganti e le iguane marine), un fatto che, alla luce del continuo aumento del flusso turistico, alimenta i timori che questi cambiamenti possano devastare un ecosistema unico. 

Grazie a una serie di analisi genetiche, i ricercatori hanno mostrato come le zanzare che hanno colonizzato le Galapagos non siano state introdotte dall'uomo, come finora si pensava, ma che vi arrivarono circa 200.000 anni fa, un tempo sufficiente a spiegare tutta un'altra serie di adattamenti che hanno potuto riscontrare. A differenza delle popolazioni continentali che normalmente vivono nelle paludi e nelle foreste di mangrovie costiere, le zanzare delle Galapagos vivono e si riproducono anche all'interno delle isole e fino a un'altitudine di 700 metri. 

Secondo i ricercatori l'adattamento ai rettili fu legato alla scarsità di mammiferi sulle isole prima che vi arrivasse l'uomo 500 anni fa.

"Le differenze genetiche fra le zanzare delle Galapagos e i loro parenti continentali sono grandi quanto quelle fra due specie differenti: ciò suggerisce che ci troviamo di fronte al processo di evoluzione di una nuova specie", ha detto Arnaud Bataille, uno dei ricercatori. 

"Con il turismo in rapida crescita, aumentano molto le possibilità che una zanzara affetta da qualche malattia sia trasportata per aereo dal continente", ha aggiunto Andrew Cunningham, un altro degli autori dello studio. "Se un nuovo patogeno arriverà per questa via, c'è il timore che possa essere assorbito dalle zanzare locali per poi diffondersi a tutto l'arcipelago." 

Le autorità dell'Ecuador hanno stabilito proprio recentemente che gli aerei per le Galapagos siano sottoposti a periodica disinfestazione dalle zanzare, ma i ricercatori sperano che tale misura sia presto assunta anche nei confronti delle navi, da carico e no.

fonte-lescienze.espresso.repubblica.it

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