I primi cerchi nel grano di luglio ed il loro nuovo messaggio cosmico
Ecco la formazione apparsa a Waden Hill (UK) l’1 Luglio scorso. Un glifo solare da cui dipartono 28 “spermatozoi” formati da 14 coppie ciascuno. Ancora un richiamo allo smembramento di Osiride in 14 pezzi, ancora un multiplo di 7 (7×4 oppure 7×2). Credo sia la rappresentazione dello smembramento del Corpo Cristico primordiale, da cui si sono espanse le Scintille Divine, le quali, divise nel mondo manifesto e nascoste all’interno del consorzio umano, dovranno riunificarsi alla fine dei tempi. Un messaggio importante in questo momento che affronterò presto nel prossimo post relativo al fenomeno. La seconda formazione di Luglio, è apparsa il giorno 2 a Stanton St. Bernard. È riconoscibile ancora una simbologia aviaria, come per la Fenice o l’Uccello del Tuono, dello scorso Giugno. Si tratta di qualcosa di molto simile al Colibrì di Nazca. Il Colibrì, rappresenta la velocità, quindi come Horus, è il Mercurio, e dunque esprime l’archetipo del Messaggero Degli Dei. È inoltre espressione di colui che si ciba del nettare della sua anima (il fiore) come fa anche un altro simbolo solare e regale, l’ape, apparsa nel fenomeno il 7 luglio del 1994. È un uccello solitario, quindi esprime anche l’individualità della ricerca interiore, che è esclusivamente personale nelle modalità e nei risultati. Nelle culture andine il Colibrì rappresenta il concetto principe che i creatori del fenomeno hanno, a mio modo di vedere, voluto rappresentare con la sua immagine, vale a dire la RESURREZIONE e l’apertura definitiva del 4° chakra nell’uomo e planetario, il chakra del cuore. Questi nelle fredde notti sembra morire per risorgere all’alba successiva. Dunque, ancora un messaggio di rinascita, non dissimile dalla comunicazione che “l’esecutivo” di questo fenomeno sta portando avanti da 30 anni. Un’ultima annotazione: in inglese Colibrì si dice HUMMINGBIRD (da “Hum”, suono vibrante, ronzio), perchè questo piccolo uccello fa vibrare così forte le sue ali (ecco il Mercurio, il dio veloce dalle ali ai piedi e alla testa) da emettere un suono vibrante, come le api o come il suono alla base della creazione. Per questo “HUM” è analogo al mantra “OM” o all’occidentale “AUM”. Dunque è anche espressione del Logos, quindi del Verbo Messaggero. A conferma della relazione tra il Colibrì che succhia il nettare dal fiore (cuore) e il Messaggero degli Dei ecco tre opere: una è una statua nella cattedrale gotica di Vienna (Santo Stefano) in cui il Bimbo Cristico mette la mano nel fiore-cuore della Vergine, quindi si ciba della sua stessa anima. La seconda è la cibatio di Krishna che si alimenta del burro dal vaso (cuore). La terza è Horus Bedhet , Horus bambino. Tre immagini analoghe. SPLENDIDO! Gli ultimi cerchi nel grano sfidano ogni spiegazione. Sono spettacolari, un passo ulteriore nel livello espressivo di questo fenomeno. Sembrano segnali dall’Ultramondo la cui lingua ci è sconosciuta. Molto spesso ho parlato di glifi esclusivamente “energetici”, il cui scopo è creare una relazione vibrazionale tra la nostra realtà e quella superiore. Forse è questa la spiegazione? Dobbiamo arrenderci al fatto che siamo limitati e non tutto è nelle nostre capacità. Certo vi sono delle forme riconoscibili nelle ultime formazioni: una rondine, un fungo, una medusa, un arco e una freccia, dei numeri maya (il 13 guarda caso) ma si inseriscono in un contesto più ampio impossibile da spiegare. Nello specifico della rondine le sue propaggini sembrano circuiti integrati, ma sono certo sia questa la spiegazione, a meno che non ci si voglia dire che quelle creature, la cui testa è stata riprodotta alla fine della composizione più lunga, che parte dalla coda della rondine, sono esseri artificiali. Alcuni di questi glifi , infatti, presentano, in modo quasi occulto, celati nella piegatura delle spighe, visi alieni, di alieni di tipo grigio. Qual è il significato? Fanno riferimento a quel pittogramma di Crabwood del 2002, quando un viso alieno e malefico apparve improvvisamente? Per ora non ci sono spiegazioni. Solo la consapevolezza che il fenomeno è vivo, evolvente e sembra preannunciare qualcosa di non ben identificato. La comunicazione alchemica sembra quasi sparita, almeno per ora, ed e stata è affiancata da qualcosa di incomprensibile, inquietante. Forse non è più tempo di messaggi di richiamo al lavoro su se stessi? Forse siamo passati ad un’altra fase? Quale essa sia il tempo lo dirà. Noi possiamo solo esserne spettatori.Fonte:ilblogdiadrianoforgione.myblog.it – evidenzaliena
Posted in: CERCHI NEL GRANO, RICERCA on sabato 11 luglio 2009 at alle 09:53