Envion abbraccia il detto napoletano "A munnezza è ricchezza"
Quando il vulcanico Dott.Mariniello mi ha detto ieri una frase che ripete da 30 anni (questi sì che sono futuristi) ho sorriso di gusto. La frase in questione è "A' Munnezza è Ricchezza". Traduco dal napoletano? Dai, non c'è bisogno. Leggete qua: Bottiglie di plastica, scatoline, shoppers e altri oggetti plasticientrano in un contenitore alto 3 piani: dopo 10 minuti, dall'altro lato viene fuori un'olio sintetico che può essere usato come carburante. Il generatore della Envion presentato oggi rappresenta il culmine di uno sforzo decennale per l'azienda che più di tutte ha promosso la guerra al costo dei carburanti e la protezione dell'ambiente: fa parte di un progetto pilota che l'azienda ha fatto partire in varie discariche. "Stiamo dando risposta a diverse questioni ambientali,"dice Michael Han, capo esecutivo del progetto: la tecnologia lavora fondendo la plastica in un ambiente privo di ossigeno, per separare gli idrocarburi dagli additivi. I primi vengono riutilizzati, i secondi gettati. Futuroprossimo vorrà vederci chiaro. Ogni giorno riceviamo mail di qualcuno che vuole realizzare combustibile partendo da qualsiasi cosa, finanche carcasse di tacchino.. La Envion però sembra sapere il fatto suo: il generatore, fanno sapere i vertici dell'azienda, può convertire ogni tipo di plastica in olio sintetico, dai 3 ai 6 barili per tonnellata (dipende dal tipo di materiale bruciato). I costi? 7€ per barile di petrolio sintetico contro i 55€ di un barile di greggio. Il generatore, con la sua capacità di 6000 tonnellate l'anno di materiale plastico (equivalenti a 18000-36000 barili), è una versione ridotta di quello che sarà il prodotto di punta della Envion: un generatore da 10.000 tonnellate, che può produrre fino a 60.000 barili. Costerà intorno ai 6 milioni di euro. Allora? Il Dott.Mariniello ha ragione o no? :)
Posted in: ENERGIA, ENERGIA RINNOVABILE, RICERCA, SCIENZA on venerdì 18 settembre 2009 at alle 03:53