Ghiaccio sulla Luna, arriva la seconda prova da una sonda indiana
IPOTESI - Gli atomi di idrogeno portati dal vento solare si combinano con atomi di ossigeno presenti nel suolo e formano molecole d’acqua, oppure si accoppiamo con altri materiali ricchi di ossigeno formando idrossili. La loro esistenza sarebbe suggerita da una lunghezza d’onda assorbita della radiazione solare. Misurando quale e quanta luce viene riflessa si nota l’assorbimento che sarebbe, appunto determinato, dalla presenza dei due tipi di molecole. «È interessante, affascinante e utile in prospettiva, questo risultato. Si apre un nuovo campo di studi che pone molte domande a cui bisogna trovare delle risposte», dice con cautela Paul Spudis, uno dei più importanti specialisti americani della geologia lunare. «Se c’è davvero, la quantità possibile ricavabile è comunque minima», nota Carle Pieters, «e quella ricavabile con metodi estrattivi ancora da inventare da un’estensione pari a un campo di calcio potrebbe riempire a malapena un bicchierino».Ghiaccio sulla Luna, arriva la seconda prova da una sonda indiana
Gli scienziati: «Se c’è davvero, la quantità possibile ricavabile è comunque minima»
La sonda indiana Chandrayaan-1 in orbita lunare ha regalato un altro indizio circa la possibile presenza di ghiaccio d’acqua nei primi millimetri superiori delle sabbie seleniche. In passato le sonde Clemetine del Pentagono e Lunar Prospector della Nasa avevano fornito un altro tipo di prova. Ora Carle Pieters della Brown University di Providence (Usa) analizzando i dati trasmessi dalla sonda di New Delhi assieme a quelli raccolti da altre due sonde americane (Cassini nel 1999 mentre era in viaggio verso Saturno e Deep Impact nel giugno 2009 in volo verso la cometa Hartley), ha scoperto la possibile esistenza di molecole d’acqua e di idrossile nei primissimo strato superiore della superficie. Lo studio uscirà sulla rivista Science.Le zone in blu del polo Sud lunare indicano un'alta concentrazione di idrogeno (da Nasa)
Posted in: ACQUA, ASTRONOMIA, LUNA, RICERCA on giovedì 24 settembre 2009 at alle 22:54