Europa può sostenere la vita
Una nuova ricerca suggerisce che vi è abbondanza di ossigeno disponibile nel sottosuolo dell’oceano di Europa a supporto di processi metabolici di ossigeno, per la vita simile a quella della Terra. In realtà, non può essere ossigeno sufficiente per supportare la complessità, organismi simili agli animali che hanno richieste di ossigeno maggiori rispetto ai microrganismi. Il globale oceano di Europa contiene circa il doppio di acqua allo stato liquido di tutti gli oceani terrestri messi assieme. La nuova ricerca suggerisce che ci potrebbe essere molto ossigeno disponibile in questo oceano per sostenere la vita, un centinaio di volte superiore di quello stimato in precedenza. La possibilità di vita è incerta, perchè l’oceano di Europa si trova sotto chilometri di ghiaccio, che lo separa dalla produzione di ossigeno sulla superficie di particelle caricate energeticamente (simile ai raggi cosmici). Senza ossigeno, la vita, concettualmente, potrebbe esistere in sorgenti di acqua calda in fondo all’oceano, che usa un esotico metabolismo chimico, basato sullo zolfo oppure attraverso la produzione di metano. Tuttavia, non è certo che sul fondo dell’oceano di Europa ci siano in realtà le condizioni per la vita di quel tipo. Dunque una questione chiave sta nel fatto che l’abbodanza di ossigeno nell’oceano supporta processi metabolici basati sull’ossigeno stesso, molto familiari a noi. Una risposta viene dalla considerazione della giovane età della superficie di Europa. La sua geologia e la scarsità di crateri da impatto suggeriscono che la parte superiore ghiacciata è continuamente riformata, in modo che la superficie attuale potrebbe avere una età di circa 50 milioni di anni, circa l’1% rispetto all’età del Sistema Solare. Richard Greenberg, dell’Università dell’Arizona, ha considerato tre processi di riemersione. Gradualmente materiale fresco arriva alla superficie; apre delle fessure che si riempie dal basso di ghiaccio fresco e ostacolano la formazione di altro materiale fresco. Utilizzando le stime per la produzione di ossidanti in superficie, si scopre che il tasso di emissione nell’oceano è così veloce che la concentrazione di ossigeno può essere superiore, in pochi milioni di anni, rispetto a quello degli oceani della Terra. Greenberg ha presentato le sue scoperte in occasione della riunione del 41° Meeting della American Astronomical Society’s Division for Planetary Sciences, in corso a Fajardo (Portorico). Greenberg afferma anche che le concentrazioni di ossigeno sarebbero grandi abbastanza per sostenere non solo i microrganismi, ma anche “macrofauna”, composta da organismi complessi come animali, che richiedeno valori di ossigeno maggiori. L’approvvigionamento continuo di ossigeno potrebbe sostenere circa 3 miliardi di chilogrammi di macrofauna, assumendo concentrazioni di ossigeno simili ai pesci terrestri. Richard Greenbarg è autore del recente libro “Unmasking Europa: The Search for Life on Jupiter’s Ocean Moon“, che offre per il lettore comune un quadro esaustivo e comprensivo di Europa.
Articolo completo (in inglese) su http://www.physorg.com/news174918239.html
Posted in: ACQUA, EUROPA, PIANETI, RICERCA, VITA on lunedì 19 ottobre 2009 at alle 05:46