Titanio è molto simile alla terra
Le analisi che continuano ad effettuarsi sulle immagini riprese dalla sonda Cassini, mostrano Titano sempre più simile alla nostra Terra nelle sue fasi primordiali. Solo che la temperatura è molto più bassa.
Mano a mano che si analizzano le immagini ed i dati provenienti dalle misure radar e spettroscopiche, Titano continua ad assomigliare sempre di più al nostro pianeta, malgrado la temperatura superficiale sia estremamente più bassa. Nessun altro pianeta del Sistema Solare è così vicino alle caratteristiche terrestri. Vi sono pochissimi crateri da impatto, mentre si sono rilevati catene di montagne, dune e parecchi laghi. La presenza di liquido sulla sua superficie ne fa già un corpo unico. Ma che liquido è? Non certo acqua, che non potrebbe mantenersi in tale stato ad una temperatura che sfiora i 180° centigradi sotto zero. I laghi sono composti da idrocarburi, quali il metano e l’etano. E proprio questi composti svolgono lo stesso ruolo del ciclo dell’acqua sulla Terra. Essi evaporano e ricadono sulla superficie sotto forma di pioggia e neve. Per cui esistono in tutte e tre le classiche forme: solida, liquida e gassosa. La pioggia di metano forma canali, nuovi laghi e causa una veloce erosione dei crateri da impatto, in modo simile a quanto capita sulla Terra.
Importante è anche l’attività vulcanica. Ovviamente non viene espulso magma incandescente, ma una fanghiglia di ghiaccio d’acqua ed ammoniaca. E’ stata coniata per questi vulcani la parola “criovulcani”, ossia vulcani freddi. Ed infatti nella Hotei Regio si è vista chiaramente la presenza momentanea di un tenue strato di ammonica ghiacciata che è stato poi velocemente dissipato o coperto da altro materiale. L’ammoniaca è quindi sicuramente presente all’interno del corpo celeste. Inoltre, vicino ai depositi provvisori di ammoniaca sono state trovate strutture montuose simili ai nostri vulcani.
La combinazione di ammoniaca, metano ed azoto (presente nell’atmosfera) assomiglia enormemente a ciò che esisteva sul nostro pianeta nelle fasi in cui iniziò la vita biologica. Inoltre vi sono dune formate dal vento e catene montuose che potrebbero essersi formate per presenza di una tettonica, almeno nelle fasi in cui la crosta superficiale subì una contrazione causata dal freddo intense. Si spera adesso di osservare Titano abbastanza a lungo per vedere il susseguirsi delle stagioni. Già si è notato un lago asciutto al polo sud, dove gli idrocarburi sono evaporati per effetto dell’estate. Si spera di vedere negli anni a venire una evaporazione dei laghi posti a nord ed un nuovo riempimento di quelli posti a sud.
Insomma, malgrado la temperatura, Titano è un oggetto sorprendentemente vivo da un punto di vista geologico ed è composto da materiali essenziali per la nascita della vita. Chissà …
Vincenzo Zappalà
www.astronomia.com
Posted in: ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZA on mercoledì 14 ottobre 2009 at alle 00:05