Creato il topo più intelligente batte tutti con la sua memoria

Creato il topo più intelligente
batte tutti con la sua memoria
LONDRA - E' in grado di ricordare gli oggetti per un periodo di tempo tre volte più lungo dei suoi simili. Se messo dentro un labirinto, è più abile a uscirne. E' il topolino più intelligente del mondo, afferma il suo creatore: uno scienziato che, quando lui era soltanto un embrione, gli iniettò del materiale genetico che aumentava la potenza del gene Nr2b, che aiuta a controllare il ritmo con cui comunicano le cellule cerebrali. Gli autori dell'esperimento sono convinti che la stessa tecnica potrebbe aumentare le prestazioni del cervello umano. Uomini e topi: tutti più intelligenti grazie a manipolazioni genetiche.

La scoperta annunciata dal professor Joe Tsien del Medical College della Georgia, con un articolo sulla rivista scientifica online Plos One, ripreso ieri dal quotidiano Independent di Londra, non mette tutti d'accordo. Ci sono immediate obiezioni etiche. "Si dimostra quanto sia importante regolamentare le tecnologie per le modifiche genetiche - commenta David King, direttore di Human Genetics Alert - Vogliamo davvero vivere in un mondo in cui i ricchi possono dare a se stessi e ai propri figli ancora più vantaggi sul resto dell'umanità?". Concorda Sophie Petit-Zeman della Association of Medical Research Charities: "Estrema cautela sarà necessaria ogni volta che si prospetterà un passaggio di interventi di questo tipo dagli animali agli uomini".

Ma c'è chi considera il topolino super-intelligente una speranza: "Queste ricerche potrebbero portare un giorno a cure per ridurre il rischio di sviluppare malattie come il morbo di Alzheimer e per combattere i sintomi della demenza senile", osserva Andrew Schuber dell'Alzheimer Research Trust.

Il topo, soprannominato Hobbie-J, dal nome di un personaggio di un cartone animato cinese, non è il primo esperimento del genere sostenuto dal professor Tsien, ma è il primo che dimostra la possibilità di migliorare la memoria su diversi tipi di mammiferi, aprendo la prospettiva di un utilizzo futuro anche per l'uomo. "Hobbie-J - dice - può ricordare le cose più a lungo. Il nostro studio offre la base per credere che il gene Nr2b sia decisivo per migliorare la memoria e realizzare un giorno nuovi farmaci". L'applicazione agli umani richiederà un decennio, secondo gli esperti. Ma ci sono pareri discordi anche sul piano scientifico. Per John Hardy, docente di neuroscienza all'University College London, queste ricerche non sarebbero di aiuto per chi soffre del morbo di Alzheimer: le loro cellule cerebrali critiche sono quelle morenti, non le inefficaci.

Troppa memoria, inoltre, potrebbe "riempire eccessivamente l'hard-drive del cervello umano", aggiunge lo studioso. "E' necessario che gli umani siano in grado di dimenticare le cose. Ciò avviene per impedirci di riempire il cervello con ricordi inutili. Se avessimo una memoria infallibile, non saremmo poi capaci di mettere nuove informazioni nel cervello".

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