Agente della U.S. AFOSI in pensione descrive incontro faccia a faccia con un Alieno “Grigio”
“Al momento del contatto visivo con quel Grigio, fu come se sette diversi filmati iniziassero rapidamente a scorrere nella mia mente, tutti contemporaneamente con suoni, temperature, impressioni tattili e simboli dorati tridimensionali in sovra impressione.”
- Agente della U.S. AFOSI in pensione
Dicembre 2009, Albuquerque, New Mexico – Tra i miei documenti di ricerca del 1984 riguardanti fenomeni alieni di particolare singolarità, ho redatto le seguenti note in seguito ad un’intervista con un pensionato della U. S. Air Force Office of Special Investigations (“Ufficio per le Indagini Speciali dell’Aeronautica degli Stati Uniti”, AFOSI). Questi affermava di ricevere realmente il suo mensile da un’Agenzia segreta Americana: “L’AFOSI costituisce una copertura efficace in tutto il mondo per i servizi segreti Americani.” Questa è la prima volta che rendo pubblica la sua presunta esperienza, che mi raccontò in via del tutto confidenziale.
Anno dell’avvenimento: 1978
Luogo: Arizona
Fonte: John Smith, agente della U. S. AFOSI in pensione
“Una diga a monte di una piccola cittadina dell’Arizona era stata danneggiata di proposito da Alieni Ariani. Facevo parte di un’unità che investigava sulle attività Aliene – potevamo avere accesso in qualunque posto e in qualsiasi momento. E quasi tutto quello che avveniva poteva essere facilmente coperto. Una volta ho preso parte ad una missione nell’Idaho dove un disco argentato si era schiantato in un bacino idrico fuori dal centro abitato. Noi avevamo il compito di nascondere l’accaduto per tenerlo segreto. Provocammo quindi una leggera esplosione sul lato della collina per creare una frana ‘naturale’ sull’unica strada che attraversava l’area e mettemmo dei segnali di pericolo.
“La mia unità aveva collegato agli Alieni Ariani i dischi volanti a forma di lente e quelli a cupola con tre sfere nella parte inferiore. Questi di solito risultano essere alti tra un metro e ottanta e due metri, e dall’aspetto abbastanza umano da poter circolare nelle strade affollate delle città senza essere individuati. Ma quando capita di trovarsi vicini a tali esseri, le iridi dei loro occhi risultano essere più grandi di quelli umani – più vicini al diametro di una moneta da un centesimo che a quella da dieci centesimi. Quelli che vidi io erano di un celeste pallido, simile ad acquemarine chiare. Non avevano linee o puntini neri come gli occhi umani. So per certo che esistono degli Alieni Ariani con gli occhi dorati, come i Greci. Avete mai visto la statua di Apollo ad Atene? I suoi occhi dorati sembrano osservarti da molto lontano. Veramente inquietante! Credo veramente che la civiltà Greca fosse il risultato di una ibridizzazione extraterreste effettuata dagli Ariani.”
“Avevamo contatti anche con gli Alieni Grigi, quelli che chiamavamo ‘entità biologiche extraterrestri (‘extraterrestrial biological entities’ o EBEN), che di solito utilizzano navicelle bianche, a forma di uovo che atterrano su erettori di sostegno. La mia unità lavorava tramite il Progetto Sigma dell’Agenzia di Sicurezza per comunicare con i Grigi, perché avevamo appreso alcune frequenze e codici matematici di comunicazione che ci collegavano direttamente a loro. O almeno potevamo inviare segnali per cercare di comunicare con loro. Ma con gli Ariani, non c’era comunicazione, a parte quella che passava tramite i Grigi. Mi è stato detto tanto tempo fa che queste due razze avevano combattuto a lungo tra di loro, ma ora so che anche se ormai la guerra è terminata, combattono principalmente in modo telepatico e tramite cloni, e i Grigi sono a volte intervenuti per nostro conto con gli Ariani.
“Ecco cosa accadde quella notte in Arizona. Inviammo un segnale ai Grigi per domandare il motivo del danno alla diga e dell’inondazione della cittadina. Subito dopo, mi fu ordinato di recarmi immediatamente in un luogo a poche miglia da lì, dietro ordine del nostro capo. Mi informò che una navicella dei Grigi era atterrata non molto lontano.”
“Mi disse, ‘E’ tempo che tu capisca in cosa consiste un contatto telepatico con un Grigio. Ce n’è uno che è disponibile per una dimostrazione. Sto per portarti in un campo dove il Grigio sta attendendo un nostro segnale. All’inizio sarai posizionato lontano da lui e alcuni di noi saranno sul posto, per cui non devi preoccuparti. Non c’è nessun pericolo, ma potresti svenire. Ascolta bene cosa sto per dirti. Quando vedrai il Grigio, i suoi piedi saranno in contatto con il terreno. Preferiscono fluttuare, ma sanno che in questo modo terrorizzano gli esseri umani. La sua camminata sarà simile a quella di Paperino. Questo Grigio è alto circa mezzo metro meno di te, per cui dovrai guardare verso il basso.
‘Ma ricorda bene, quando il Grigio si avvicinerà a pochi metri da te, avvertirai l’istinto fortissimo di scappare via. Ti sentirai come se qualcuno ti stesse puntando addosso un lanciafiamme. Ogni cellula del tuo corpo ti spingerà a correre via, ma non puoi. Dovrai rimanere lì. Probabilmente ti sentirai anche cadere giù, ma non dovrai svenire o vomitare o scappare. Sono stato chiaro?!
‘Subito dopo il Grigio cercherà di guardarti negli occhi. In quel momento perderai totalmente il controllo di te stesso e della tua mente e sarai costretto a lasciarti andare, e comprenderai perché gli esseri umani non hanno molto desiderio di andare a prendere un caffè chiacchierando dell’universo con questi personaggi.’
John Smith mi raccontò che in quel momento si sentiva sicuro di se e impavido, e pensò che il suo capo stesse diventando melodrammatico. “Posso farcela, non si preoccupi!”
Illustrazione artistica di un Grigio.
Subito dopo si aprì una tenda e ne uscì un piccolo essere grigio, camminando come un’anatra “proprio come Paperino nei cartoni animati, non sto scherzando! Continuava a venire verso di me con gli occhi bassi. Quando si trovò a più o meno due metri da me, le mie ginocchia iniziarono a tremare. Quindi iniziò a tremare tutto il mio corpo e pensai che sareisvenuto. Volevo scappare da lì! Volevo correre via! L’unica cosa che mi teneva lì bloccato era il pensiero del mio capo, riascoltando la sua voce nella mia mente mi dicevo ‘Al diavolo! Non cadrò per terra mentre il mio capo mi sta guardando.’”
Quello che accadde subito dopo sopraffece completamente John Smith. Mi disse che mentre stava cercando di bloccare il tremito del suo corpo, vide che il Grigio aveva iniziato a sollevare lentamente la testa e ora poteva vedere i suoi enormi, neri, splendenti occhi con due stretti punti vicino al centro della sua faccia piatta, che sembravano balzare fuori dalle orbite.
“Linda, al momento del contatto visivo con quel Grigio, fu come se sette diversi filmati iniziassero rapidamente a scorrere nella mia mente tutti contemporaneamente con suoni, temperature, impressioni tattili e simboli dorati tridimensionali in sovraimpressione. Cercavo di formulare mentalmente delle domande, e l’essere sembrava creare delle risposte visive a qualsiasi pensiero formulato dal mio cervello attraverso quegli spezzoni di filmato. Ma mentre questi sembravano avere a che vedere con il luogo di origine dei Grigi e il perché della loro presenza sulla Terra, mi sentivo contemporaneamente come se la mia mente intera si stesse trasferendo in quella del Grigio. Se anche il Signore mi avesse chiesto cosa mi stesse comunicando il Grigio, non avrei saputo rispondergli! E quando tutto finì e il Grigio abbassò lo sguardo, iniziai a cadere giù. Il mio capo e i suoi uomini mi portarono via. Penso di essere svenuto in quanto non ricordo più niente fino al mio risveglio in una brandina all’interno di una delle tende.
“Ed ecco perché gli esseri umani non hanno molto desiderio di andare a prendere un caffè chiacchierando dell’universo con questi personaggi. Dopo tutto questo, e l’aiuto da parte dei Grigi nella comunicazione con gli Ariani, non venimmo mai a sapere perché gli Ariani avessero danneggiato la diga. Ma io posso affermare di saperlo con certezza – gli Ariani non agiscono mai senza un motivo.”
Ritratto di una femmina adulta, contatto Marzo 1982 vicino a Springfield, Missouri,
insieme ad umanoidi biondi di sesso maschile alti all’incirca due metri. Illustrazione © di Lisa Dusenberry.
“Occhi di forma allungata, alta, bionda non umana e simile ad altri alieni di tipo verde-azzurro con papilla gialla verticale, avvistata dall’auto nel 1987
sull’autostrada della Pennsylvania. Illustrazione di Wanna Lawson. Fonte: pag. 276, Glimpses
© 2009 di Linda Moulton Howe
Posted in: ALIENI, EXTRATERRESTRI, MISTERI, UFO on giovedì 10 dicembre 2009 at alle 07:33