Gli incontri ravvicinati del terzo tipo con gli alieni sono testimoniati dalle rovine e dai resti delle civiltà antiche?
Gli inglesi la chiamano pseudoarcheologia, gli “addetti” la definiscono “archeologia misteriosa”. E’ un insieme di miti, credenze e teorie, piuttosto diffuse, secondo le quali nel nostro passato e nella storia più antica del nostro pianeta esistono prove ed evidenze di conoscenze avanzatissime e ormai dimenticate, nonché di frequenti “incontri ravvicinati del terzo tipo” con civiltà aliene. Si tratta di un campo vastissimo, nel quale troviamo ricercatori in buona fede e veri e propri truffatori che non esitano a falsificare documenti e reperti pur di sostenere le proprie teorie, per cui oggi ci limiteremo a introdurre l’argomento a grandi linee, riservandoci di approfondirne alcuni aspetti in ulteriori articoli.
I TESTI ANTICHI – Nei testi più antichi, specialmente quelli sacri, esistono numerosi racconti e
descrizioni di eventi e circostanze che – interpretati sulla base delle nostre attuali conoscenze – sembrano ispirati dal contatto con civiltà e tecnologie incompatibili con il livello culturale e scientifico esistenti al tempo di quelle scritture. Un caso piuttosto emblematico è la “
visione di Ezechiele”, raccontata nella
Bibbia: “
…ed ecco venire dal settentrione un vento di tempesta, una grossa nuvola con un globo di fuoco che spandeva tutto all’intorno d’essa uno splendore; e nel centro di quel fuoco si vedeva come del rame sfavillante in mezzo al fuoco. Nel centro del fuoco appariva la forma di quattro esseri viventi… avevano sembianza umana. Ognuno d’essi aveva quattro facce, e ognuno quattro ali…. sfavillavano come il rame terso…. Le loro ali s’univano l’una all’altra… quel fuoco circolava in mezzo agli esseri viventi, era un fuoco sfavillante, e dal fuoco uscivan de’ lampi. E gli esseri viventi correvano in tutti i sensi, simili al fulmine. Or com’io stavo guardando gli esseri viventi, ecco una ruota in terra, presso a ciascun d’essi… il loro aspetto e la loro forma eran quelli d’una ruota che fosse attraversata da un’altra ruota. Quando si movevano, andavano tutte e quattro dal proprio lato, e, andando, non si voltavano….”. Sembra proprio di leggere
l’arrivo di un’astronave, con motori a razzo e fumo e fiamme e ruote che si abbassano per l’atterraggio. Ruote costituite da cerchi incrociati che consentono di spostarsi in ogni direzione. Un ingegnere della NASA,
Josef Blumrich, partendo da questa scrittura
ha brevettato il progetto di un’astronave per l’esplorazione planetaria.
E CHE DIRE DELLE PIRAMIDI? - Chi ha costruito edifici di pietra così mastodontici con tale precisione, quando per decine e decine di chilometri tutto attorno l’unico materiale di costruzione esistente è… la sabbia? Alcuni studiosi ritengono che le dimensioni delle piramidi e la loro dislocazione abbiano significati precisi. Esse sarebbero allineate al Nord magnetico con una precisione impossibile per le conoscenze scientifiche che attribuiamo agli Egizi e le loro misure fornirebbero riferimenti astronomici su stelle, galassie e costellazioni che quel popolo non poteva osservare senza i telescopi e i radiotelescopi di cui disponiamo oggi. La forma stessa della Piramide
eserciterebbe poteri sconosciuti, come quello di
preservare ciò che contiene dall’azione del tempo e degli agenti chimici, biologici e fisici. Qualcuno ricorderà che alcune aziende hanno prodotto latte in contenitori a forma di piramide, ma pochi sanno che il tetra-pack, modernissimo materiale per confezionamento alimentare,
è nato come tetra-classic di forma piramidale, perché si riteneva che quella forma garantisse una maggiore durata del latte.
A CHI ERANO DESTINATI I MISTERIOSI DISEGNI DI NAZCA? Nel deserto peruviano di Nazca, circa 500 km
quadrati di terreno sono incisi con
disegniche raffigurano strani simboli di uccelli, animali e esseri umanoidi. Sono così grandi ed estesi che è impossibile osservarli da terra: per individuarne le forme occorre sorvolare la zona dall’alto, con un aereo o un elicottero. Considerato che i disegni risalgono a 2000 anni fa, come fecero a tracciarli senza utilizzare mezzi aerei, a quale civiltà proveniente dal cielo erano dedicati?
L’ENIGMA DEI DINOSAURI - Ci raccontano che i dinosauri si estinsero circa 65 milioni di anni orsono, probabilmente per una catastrofe naturale che mutò il clima terrestre. Ben prima, quindi, che la prima scimmia antenata dell’uomo comparisse sulla Terra. Eppure, i reperti archeologici mostrano che
gli uomini della preistoria disegnarono e modellarono i dinosauri.
Cosa può significare? I dinosauri si estinsero molto più tardi di quel che si racconta, o gli esseri umani apparvero sul pianeta ben prima di quanto sostiene la scienza ufficiale?
LA VITA - Ci raccontano da decenni che la vita è nata nel “
brodo primordiale”, con il calore dei vulcani e i raggi del sole che attiravano processi chimici casuali negli oce
ani dai quali, un bel giorno, si è formato il primo organismo vivente in grado di replicarsi, e da allora una lenta ma implacabile evoluzione ha portato all’uomo moderno. Come mai, allora, gli scienziati moderni non riescono a “
creare” la vita con tutti i moderni strumenti scientifici di cui disponiamo? Circa 2500 anni fa un filosofo greco,
Anassagora, sostenne che i “
semi” della vita erano parte dell’universo ed erano stati quei semi a fecondare la Terra. Alcuni biologi e astronomi dei nostri giorni hanno elaborato una
teoria molto simile, quella della
panspermia, secondo cui la vita sarebbe arrivata sulla Terra trasportata da meteoriti e detriti cosmici, se non da sonde di civiltà aliene. Cosa sapeva Anassagora per elaborare, già ai suoi tempi, una teoria scientifica così moderna? E ancora,
il mistero di Atlantide, le stupefacenti
carte geografiche di Piri Reis,
le conoscenze astronomiche dei Maya,
l’astronauta di Palenque… Si tratta di argomenti avvincenti, in grado di tenere impegnati per interi giorni nella lettura dei libri scritti da Daniken, Kolosimo e altri autori. Tuttavia, come avremo modo di verificare,
per ciascuno di essi esiste una spiegazione scientifica. Talvolta alcuni misteri sono costruiti artificiosamente, decontestualizzando o falsificando prove e indizi. Quasi sempre la spiegazione scientifica è basata su elementi fondati e provati, ed è molto più verosimile di quella “alternativa”. Esistono anche, però, misteri nei confronti dei quali la scienza può solo proporre una spiegazione più o meno plausibile ma non può dimostrarne la correttezza, e in qualche caso le spiegazioni alternative appaiono perfino più verosimili di quelle scientifiche. Cercheremo di approfondire gli uni e gli altri, per
distinguere le bufale dai pochi, veri enigmi del nostro passato.