"I Buchi Neri sono in realtà Bianchi?" la teoria di Stephen Hawking dice "Sì"
La grande scoperta di Stephen Hawkings fu che le misteriose regioni nello spazio che chiamiamo buchi neri irradiano calore tramite effetti quantistici. Hawking disse che "i buchi neri non sono realmente neri dopo tutto: brillano come un corpo caldo e più piccoli sono e più brillano".
La famosa teoria di Hawking dice che la temperatura di un buco nero varia inversamente alla sua massa.
Il matematico Louis Crane propose uno scenario da fantascienza nel 1994, dove miliardi di anni nel futuro, dopo la fine di tutte le stelle, questi piccoli buchi neri potrebbero essere creati per generare calore e garantire la sopravvivenza delle specie.
Nel frattempo, ad Hanover, nel New Hampshire, un team di ricercatori al Dartmouth College hanno proposto un nuovo modo per riprodurre un buco nero in laboratorio in scala molto inferiore delle sue controparti celesti.
Il nuovo metodo per creare un buco nero di dimensione quantistica permetterebbe ai ricercatori di capire meglio quello che Stephen Hawking ha proposto più di 35 anni fa: i buchi neri non sono inattivi; emettono fotoni e questa ora viene chiamata radiazione di Hawking.
"Hawking mostrò che i buchi neri irradiano energia secondo uno spettro termico", ha detto Paul Nation, un autore dello studio e uno studente di Dartmouth. "I suoi calcoli si appoggiavano ad ipotesi sulla fisica delle energie ultra-elevate e sulla gravità quantistica. Dato che non possiamo ancora ottenere misurazioni da veri buchi neri, ci serve un modo per ricreare questo fenomeno in laboratorio per studiarlo e verificarlo."
I ricercatori hanno mostrato che una trasmissione a microonde ad impulsi magnetici che contiene un array di SQUIDs (superconducting quantum interference devices - ndt. ) non solo riproduce una fisica analoga a quella di un buco nero irradiante,
ma lo fa in un sistema in cui l'alta energia e le proprietà quantomeccaniche sono ben comprese e direttamente controllate in laboratorio.
"Possiamo anche manipolare la forza del campo magnetico applicato in modo che l'array SQUID possa essere usato per sondare la radiazione del buco nero oltre quello che veniva considerato da Hawking", ha detto Miles Blencowe, altro autore nello studio e professore di fisica e astronomia a Dartmouth.
"Oltre alla possibilità di studiare effetti analoghi alla gravità quantistica, la nuova proposta basata sugli SQUID può essere un miglior metodo per rilevare la radiazione di Hawking", dice Blencowe.
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Posted in: ASTRONOMIA, BUCHI NERI, MISISONI SPAZIALI, RICERCA, SCIENZA on mercoledì 20 gennaio 2010 at alle 10:12