Il rover Opportunity trova indizi riguardo l’interno del pianeta Marte



immagine della "Marquette Island", la roccia analizzata dal rover Opporunity. E visibile il segno del analisi fatta
“Parcheggiato” in mezzo ad una pianura marziana, il rover Opportunity sta analizzando da ormai due mesi una roccia scura non più grande di una palla da basket. La roccia, chiamata “Marquette Island” sta aiutando gli scienziati della NASA a capire meglio la struttura interiore del pianeta.
“Marquette Island è diversa per composizione e carattere da qualsiasi altra roccia o meteorite finora trovato sulla superficie di Marte.” ha dichiarato Steve Squyres della Cornell University in Ithaca,N.Y. Squyres è il principal investigator per i due rover Spirit e Opportunity. ” E’ una delle cose più intriganti e affascinanti che abbiamo trovato su Marte da un po di tempo.


un altra roccia, frammento di un meteorite in questo caso, trovata da Opportunity l'anno scorso

Durante i suoi sei anni su Marte, Opportunity ha trovato anche altre rocce di dimensioni simili, che i scienziati avevano concluso essere eiettati da impatti meteorici avvenuti vicino, come per esempio la roccia chiamata “Bounce Rock” che si scopri avere una composizione simile a quella di un altro meteorite marziano presente qui sulla Terra.

immagine di Marquette Island

Marquette Island invece è una roccia molto ruvida, di composizione basaltica. La ruvidezza indica che si è raffreddata lentamente da roccia sciolta, permettendo il formarsi di cristalli. La composizione suggerisce ai geologi che ha avuto origine nel profondo della crosta marziana, e non nella superficie, dove sarebbe potuta raffreddare più velocemente ed avere una superficie più nitida.
“L’origine della roccia è sicuramente da cercarsi nella profonda crosta planetaria, ma dove esattamente e quanto profondamente, non abbiamo idea”dichiara Squyres.
La composizione di questa roccia, e la sua ruvidezza, la distingue dalle altre rocce basaltiche trovate finora dai rover. All’inizio gli scienziati pensavano che la roccia era un altro dei meteoriti che Opportunity aveva trovato sulla sua via. Tuttavia, il livello basso di nickel scoperto nella Marquette Island, indica che ha un’origine marziana. L’interno della roccia, contiene più magnesio di quanto si trova normalmente nelle rocce basaltiche che ha scoperto Spirit finora. I ricercatori stanno cercando di determinare se potrebbe rappresentare il precursore, alterato molto tempo fa da acido solforico, che ha prodotto la pianura di sabbia rocciosa ricca di zolfo che si trova tutto intorno nella regione che Opportunity sta adesso esplorando.

” E’ come avere un frammento di un altro sito,” ha dichiarato Ralf Gellert, dell’Università di Guelph, in Ontario, Canada. Gellert è al capo del gruppo che si occupa del spettrometro di particele alfa a raggi x che usa il braccio robotico di Opportunity. “Con le analisi ancora agli inizi,stiamo ancora lavorare per decifrare i tanti enigmi di questa particolare roccia.”

Il team di Opportunity ha usato lo strumento abrasivo in dotazione per scavare un po sotto la superficie della roccia. Questa è stata la 38-esima roccia che il rover ha analizzato usando questo strumento, ed è sicuramente una delle più dure finora.
” Abbiamo usato un approccio conservativo sul nostro target perché vogliamo tenere il braccio in buono stato, e non sciupare lo strumento abrasivo, comunque, i risultati sono ottimi !” ha dichiarato Joanna Cohen della Honeybee Robotics Spacecraft Mechanisms Corp., che ha costruito il braccio.
Opportunity attualmente è a circa 30% della distanza del viaggio di 19 km che lo porterà dal cratere studiato nel 2008 al più grande cratere a cui è diretto. Durante il 2009 ha percorso 5.3 km, molto più di qualsiasi altro anno su Marte. Il rover si è infine allontanato da Marquette Island il 12 gennaio.

immagine satelitare del cratere Endevour, obbiettivo attuale di Opportunity

“Siamo di nuovo in viaggio ” ha dichiarato Mike Seibert, uno dei manager della missione, “L’anno che viene include tantissimo viaggiare e alcune idee per interessanti analisi, speriamo comunque di accorciare ancora di molto la distanza che ci separa dal cratere Endeavour, comunque terremo gli occhi aperti in caso si presentassero elementi interessanti sulla via. “

Da quanto è arrivato su Marte, Opportunity ha fatto numerose importanti scoperte scientifiche, inclusa l’evidenza mineralogica della presenza di acqua liquida su Marte. Dopo aver operato 24 volte più tempo di quanto non si pensava potesse fare, il rover ha guidato per più di 19 km, e ha fatto più di 133.000 foto.

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