Immagini da Marte


Dopo un periodo di black-out, la videocamera HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) a bordo della sonda MRO (Mars Recognition Orbiter) ha ripreso a funzionare e, tra le prime immagini, la più bella è senz’altro quella qui pubblicata. Il risultato è a dir poco eccellente a dimostrazione del fatto che i problemi a cui era andata soggetta e che ne avevano impedito il funzionamento per un certo tempo sono stati superati brillantemente.



L’immagine mostra una regione di dune di sabbia presente a oltre 80° di latitudine nord. Le morfologie più caratteristiche, che attirano immediatamente l’attenzione, sono le striature scure che segnano le parti più ripide delle dune. Durante l’inverno boreale marziano le dune vengono ricoperte da uno strato di ghiaccio di anidride carbonica (ghiaccio secco), che, con l’arrivo della primavera sublima. Si tratta di un processo molto attivo che rende instabile la sabbia che forma le creste delle dune e ne provoca lo scivolamento verso il basso. Il risultato è la formazione di queste strisce scure.
Al centro e a sinistra è visibile una piccola nube di polvere di colore rosa-arancio provocata da una vera e propria valanga di sabbia ripresa in real-time da HiRISE. Il colore del ghiaccio presente tra strisciate adiacenti fa pensare che questa colorazione sia dovuta al deposito delle polveri sollevate da eventi simili. Lo strumento HiRISE, pesante 65 kg e del costo di circa 40 milioni di dollari, consiste in un telescopio riflettore da 50 cm di apertura, il più largo di qualsiasi altra missione inviata nello spazio profondo, che permette di ottenere immagini con una risoluzione fino a 30 cm, consentendo di risolvere oggetti delle dimensioni di un forno a microonde.

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