Dai denti fossili all'aspettativa di vita
Molte malattie avrebbero la loro radice in eventi verificatisi durante lo sviluppo fetale e la primissima infanzia: lo conferma uno studio sui resti dei nostri antenati presitorici
"I resti preistorici forniscono una forte prova fisica del fatto che chi ha acquisito difetti nello sviluppo dello smalto dei denti nel periodo fetale o nella prima infanzia tende a morire prima, anche se sopravvive fino all'età adulta", osserva Armelagos, che firma un articolo sulla rivista Evolutionary Anthropology.
Armelagos, uno dei fondatori della bio-archeologia, ha in particolare studiato lo sviluppo dello smalto alla luce della cosiddetta "ipotesi di Barker" - secondo cui molte malattie dell'età adulta avrebbero la loro radice in eventi verificatisi durante lo sviluppo fetale e la primissima infanzia - che venne formulata dall'epidemiologo David Barker nel corso dei primi anni ottanta del secolo scorso prendendo in esame i rapporti fra salute nella prima infanzia e salute nell'età adulta.
"I denti sono un po' un'istantanea del passato", osserva. "Dato che la cronologia dello sviluppo dello smalto dei denti è ben conosciuta, è possibile determinare l'età a cui è sopravvenuto un problema fisiologico. La prova c'è ed è indiscutibile."
Armelagos ha in particolare condotto una meta-analisi su diversi studi che avevano esaminato i resti scheletrici per comprendere come la dieta e le malattie colpissero la popolazione. Lo smalto dei denti può fornire un quadro particolarmente eloquente degli eventi fisiologici, dato che esso è prodotto secondo uno schema regolare ad anelli a partire dal secondo trimestre dello sviluppo fetale. Anomalie nella formazione dello smalto dovute a malattie, carenze dietetiche o stress psichico si manifestano poi sotto forma di rigature alla superficie del dente.
"Nella preistoria gli stress legati a malattie, malnutrizione e traumi psicologici dovevano essere estremi. E i denti mostrano questo impatto", ha detto Armelagos.
Finora i denti non erano stati studiati alla luce dell'ipotesi Barker, la cui attendibilità era affidata a studi sulla correlazione fra peso alla nascita e sviluppo di diabete o patologie cardiache in popolazioni ad alto reddito dei giorni nostri.
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Posted in: EVOLUZIONE, RICERCA, SALUTE on lunedì 8 febbraio 2010 at alle 05:08