Mesopotamia ed Egitto
Durante lavori di scavo di routine nel sito di Tel al-Dabaa, sul Delta del Nilo, la missione archeologica dell'AustrianArchaeological Institute del Cairoha trovato un sigillo con impressi caratteri cuneiformi. La scritta è in akkadico e data il sigillo alle ultime decadi dell'Antico Regno di Babilonia.
Questi sigilli erano formati di impressioni realizzate su blocchi di argilla umida, per illustrare il contenuto di una scatola o di una borsa ed erano molto utilizzati in ambito amministrativo. L'impressione in lingua akkadica su un sigillo ritrovato in Egitto può indicare che l'oggetto al quale si riferiva il sigillo era un dono portato in Egitto dall'antica Mesopotamia (l'Iraq moderno).
Farouk Hosni, ministro della cultura ha annunciato che il sigillo giaceva all'interno di un pozzo che conduce ad un livello risalte al Tardo Periodo, nel territorio di Sharqiya, a 120 chilometri a nordest del Cairo. Zahi Hawassha riferito ceh l'iscrizione contiene il nome di un alto ufficiale governativo dell'Era Antica Babilonese, quella in cui governava Hammurabi (1792-1750 a.C.).
E' la seconda iscrizione del genere che si è ritrovata. Lo scorso anno è emerso ilframmento di una lettera, all'interno di un pozzo del palazzo del re hyksos Khayan (1653-1614 a.C.), realizzata in argilla cotta e scritta in una lingua molto simile all'akkadico. Gli Hyksos provenivano dall'Asiaoccidentale e governarono l'Egitto per circa 100 anni, il periodo più oscuro del paese del Nilo.
Questi sigilli erano formati di impressioni realizzate su blocchi di argilla umida, per illustrare il contenuto di una scatola o di una borsa ed erano molto utilizzati in ambito amministrativo. L'impressione in lingua akkadica su un sigillo ritrovato in Egitto può indicare che l'oggetto al quale si riferiva il sigillo era un dono portato in Egitto dall'antica Mesopotamia (l'Iraq moderno).
Farouk Hosni, ministro della cultura ha annunciato che il sigillo giaceva all'interno di un pozzo che conduce ad un livello risalte al Tardo Periodo, nel territorio di Sharqiya, a 120 chilometri a nordest del Cairo. Zahi Hawassha riferito ceh l'iscrizione contiene il nome di un alto ufficiale governativo dell'Era Antica Babilonese, quella in cui governava Hammurabi (1792-1750 a.C.).
E' la seconda iscrizione del genere che si è ritrovata. Lo scorso anno è emerso ilframmento di una lettera, all'interno di un pozzo del palazzo del re hyksos Khayan (1653-1614 a.C.), realizzata in argilla cotta e scritta in una lingua molto simile all'akkadico. Gli Hyksos provenivano dall'Asiaoccidentale e governarono l'Egitto per circa 100 anni, il periodo più oscuro del paese del Nilo.
Manfred Bietak, capo della spedizione che ha scoperto la nuova testimonianza in lingua akkadica, ha affermato che entrambe le scoperte, quella dello scorso anno e l'attuale, sono estremamente importanti in quanto sono le più antiche testimonianze scritte in akkadico ritrovate in Egitto e databili a 150 anni prima delle Lettere di Amarna, una corrispondenza in akkadico trovata nel sito della capitale di Akhenaton, a Tell el-Amarna, nell'Alto Egitto.
Posted in: RITROVAMENTI, SCOPERTE, STORIA on lunedì 1 febbraio 2010 at alle 04:34