1960: l’USAF creò la macchina per tradurre la lingua universale?


Quello che è riproposto sopra è un articolo apparso sul quotidiano statunitense “Chicago Tribune”. La data dell’articolo è quella del giorno 21 agosto 1960. In questo articolo si parla di un traduttore di lingue robotico, appeso al collo di una persona, il quale è in grado di tradurre (in maniera istantanea) tutte le lingue del mondo. Quindi se un inglese parla con un giapponese oppure con un turco ottomano, problemi di sorta non ce ne sono, perchè entra in gioco il traduttore di lingue universale. L’aspetto intrigante della questione è che l’oggetto sarebbe stato creato dai militari dell’USAF (United States Air Force). Nel 1960 era un oggetto ingombrante, visto che traduceva 40 parole al minuto, ma in un futuro non troppo lontano sarebbe stato miniaturizzato e funzionante con un sistema di ascolto della voce, di qualsiasi idioma o lingua, e rilasciare istantaneamente la traduzione vocale. Nel disegno apparso sul “Chicago Tribune” si notano anche velivoli avveneristici, molto simili ai moderni UFO definiti (nel disegno) “Vertiplani”. Inoltre, ritornando al “traduttore di lungue universale”, è aspetto strano quello che ricorda alcuni strumenti utilizzati dagli alieni in molti film di fantascienza e che potrebbero essere appannaggio anche di ipotetici extraterrestri, in visita alla Terra. Magari presenti nel passato e nelle Sacre Scritture. E se gli “angeli” di Dio ebbero in dotazione questo strumento di comunicazione? Solo fantascienza? Chissà. Un nuovo caso di retroingegneria aliena tipo Roswell, e non solo?

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