La storia di James McDonald, uno scienziato coraggioso che cercava la verità sugli UFO
Questa è la traduzione italiana di un commento presente sul sito di Amazon (http://www.amazon.ca/Firestorm-James-McDonalds-Fight-Science/dp/0926524585), al libro di “Firestorm” (letteralmente “tempesta di fuoco”) di Ann Druffel, che descrive in maniera dettagliata la storia di questo illustre fisico e ricercatore sulla questione UFO. Altre informazioni sull’illustre e coraggioso studioso potete trovarle (in inglese) a questo link (http://www.ufoevidence.org/documents/doc758.htm).
Da notare che le tecniche dei disinformatori sono le stesse, oggi, come ieri, e che di scienziati coraggiosi (in particolare meteorologi) come McDonald ce ne sono putroppo pochi ai giorni d’oggi. Fanno eccezione il meteorologo Scott Stevens, la dottoressa Staninger, e pochi altri.
Per quanto riguarda il suo supposto suicidio ecco quanto ho reperito e tradotto dal sito rense.com:
“Di McDonald si riporta che sia stato depresso [ed in effetti di motivi per non essere allegro come abbiamo visto ce n’erano abbastanza N.d.T.], e che si sia sparato alla testa. Ma, ahimè, non morì. Fu costretto alla sedia a rotelle ma in qualche modo, diversi mesi dopo il suo primo tentativo, sarebbe ugualmente salito su un’automobile, avrebbe guidato fino ad un monte di pietà, acquistato un’altra pistola coi soldi ricavati dalla vendita della sedia a rotelle, guidato fino ad addentrarsi nel deserto e suicidarsi; il tutto da solo. Che morte conveniente, verrebbe da pensare, per i suoi avversari. E su McDonald, non ci sono dubbi, si era fatto molti nemici. La domanda da porsi è la seguente: fino a che punto questi nemici sono stati corresponsabili della morte di questo lodevole ed influente attivista?”
“Firestorm” di Ann Druffel descrive la storia di uno dei più importanti ricercatori UFO, James McDonald (1920-1971), fisico dell’atmosfera dell’Università dell’Arizona, persona più che mai qualificata per studiare scientificamente il fenomeno UFO. Dovendo, come meteorologo, guardare il cielo per lavoro (ed essendo ben diverso dai moderni meteorologi occultatori) McDonald avvistò personalmente degli UFO negli anni ‘50, e fu così che iniziò a ad indagare sul fenomeno. All’inizio degli anni ’60 McDonald riuscì ad avere accesso ai documenti del Project Blue Book (progetto di “studio” degli UFO da parte dell’aeronautica militare) e scoprì due cose:
1) lo staff del Project Blue book non era qualificato per portare avanti un’investigazione in quel campo.
2) il progetto era volto a screditare gli avvistamenti UFO, e lo staff del Blue Book non si prendeva nemmeno la briga di intervistare i testimoni oculari.
Verso la fine degli anni ’60 McDonald aveva già investigato centinaia di casi avvistamenti UFO – inclusi molti casi degli anni ’40 e ’50 che secondo l’aeronautica militare erano stati “risolti” (ovvero era stata trovata una spiegazione che escludeva l’ipotesti di velivoli non terrestri), trovando invece prove del contrario. McDonald usò la sua perizia e conoscenza scientifica per criticare le affermazioni dei “debunkers” [disinformatori], ad esempio del dottor Donald Menzel, astronomo dell’Univesità di Harvard e fiero oppositore dell’ipotesi che gli UFO potessero esistere realmente.
A differenza di McDonald, Menzel rifiutava di intervistare i testimoni degli avvistamenti UFO (partendo dal pregiudizio che gli UFO non esistessero giudicava che ogni testimone non potesse che riportare erronee osservazioni, e pertanto considerava che intervistarli fosse “una perdita di tempo”). McDonald smascherò l’illogicità ed anti-scientificità delle “investigazioni da poltrona” di Menzel, il quale non seppe mai replicare su un piano logico e scientifico, ma solo sul piano dell’attacco personale, ovvero degli insulti, definendo McDonald un “pseudo-scienziato” e uno “strampalato”.
Questo modus operandi nei confronti delle investigazioni di McDonald divenne in seguito una pratica abitudinaria di chi gli si opponeva non sollevando critiche sui suoi dettagliati studi e sulle sue accurate indagini, bensì attaccandolo sul piano personale. Convinto ormai della serietà del fenomeno UFO, McDonald a partire dal 1966 cercò di convincere la comunità scientifica, l’opinione pubblica e gli uomini politici statunitensi dell’importanza di uno studio scientifico del fenomeno conducendo in solitudine la sua personale crociata.
Quando il governo degli Stati Uniti verso la fine degli anni ‘60 creò il “Comitato Condon” per studiare il fenomeno UFO McDonald si propose subito per farne parte, ma nonostante le sue credenziali impeccabili e la sua vasta esperienza nel settore la sua proposta non fu accettata. Ben presto si capì la ragione di un simile rifiuto dal momento che le due persone che presiedevano il comitato, il dottor Edward Condon e il dottor Robert Low, si rivelarono determinate ad ottenere una conclusione che negasse ogni realtà a gli UFO, a prescindere dai dati raccolti.
Il rapporto finale del Comitato Condom pubblicato nel 1969 lasciò inspiegati circa un terzo dei casi di avvistamento UFO che furono esaminati, ma non di meno Condon affermò nell’introduzione che gli UFO semplicemente non esistevano e che la “scienza seria” non aveva niente da guadagnare dallo studio di quel soggetto. Imperterrito, McDonald scrisse numerosi e dettagliati critiche a tale rapporto, la maggior parte delle quali sono state ignorate dalla gran parte della comunità scientifica e dai suoi avversari, ma lo stesso il Rapporto Condon segnò l’inizio della fine per McDonald. La sua forte difesa della tesi che gli UFO fossero un serio argomento degno di attenzione scientifica gli aveva fatta guadagnare molte critiche nella comunità scientifica, da parte di persone che per lo più volevano semplicemente ignorare gli avvistamenti UFO. Molti colleghi di McDonald iniziarono ad evitarlo, e si ritrovò ben presto ben presto isolato dalla comunità scientifica.
Ancor peggio McDonald entrò in conflitto con Philip Klass, l’editore del settimanale “Aviation Week” , e fortemente avverso all’idea della reale esistenza degli UFO. Quando McDonald fece a pezzi una delle teorie di Klass per spiegare gli avvistamenti UFO – Klass suppose che molti UFO fossero “campane di plasma” originate dai condotti per l’alta tensione, una teoria che McDonald mostrò non avere basi scientifiche – Klass si scagliò personalmente contro McDonald in uno sfacciato tentativo di distruggere la sua reputazione.
Era una lotta impari, dal momento che McDonald si limitava a criticare le teorie di Klass e le sue “spiegazioni” per gli avvistamenti UFO, Klass ignorava gli argomenti scientifici di McDonald e si concentrava su calunnie personali ed insinuazioni. Nel 1970 la vita di McDonald stava andando a rotoli, in parte a causa dell’ostracismo nei suoi confronti da parte degli altri scienziati, in parte per i brutali attacchi di Klass, ed in parte per il fatto che la sua crociata gli aveva lasciato poco tempo per la sua famiglia, e sua moglie voleva il divorzio.
Nel 1971 arrivò l’ultima batosta. McDonald fu chiamato a testimoniare di fronte ad un comitato parlamentare sul nuovo Trasporto Super Sonico (SST – SuperSonic Transport), un aereo che McDonald aveva studiato e che era convinto che avrebbe danneggiato l’atmosfera. Sebbene tale questione non avesse niente a che fare con gli UFO e sebbene McDonald non stesse parlando di quell’argomento, uno squallido deputato del New England che voleva venisse costruito l’ SST (perché avrebbe portato lavoro ai votanti del proprio distretto) cercò di screditare le obiezioni di McDonald the SST spostando l’attenzione dell’udienza sul fatto che McDonald credesse negli “omini verdi”. Questa tattica colse completamente alla sprovvista McDonald, e sebbene egli cercasse di difendere i suoi studi sugli UFO e puntualizzasse che gli UFO e l’SST non avessero nessun legame tra di loro, quel deputato ripetutamente ridicolizzò McDonald ed insinuò che chiunque “credesse” negli UFO non poteva essere considerato attendibile quando testimoniava sull’ SST. Alla fine dell’udienza si poterono sentire nell’aula risate aperte e segni di scherno all’indirizzo di McDonald. Eppure le critiche di McDonald all’SST era condiviso da molti altri scienziati ed il progetto in seguito fu rigettato.
In ogni caso McDonald fu personalmente devastato ed umiliato da questo attacco sleale, e più tardi nel 1971 andò nel deserto dell’Arizona e si uccise sparandosi. La sua morte fu devastante per l’ufologia, dal momento che essa perse uno dei suoi più grandi leader e portavoce. Come nota la Druffel, molte delle sue indagini e dei suoi scritti (specialmente il suo brillante saggio “Scienze in Default” (“Scienza inadempiente”) rimangono i migliori nel campo degli studi sugli UFO e non sono mai stati adeguatamente confutati dai suoi critici.
Questo libro è stato scritto da Ann Druffel, la quale oltre a questo eccellente lavoro biografico ha pubblicato anche un certo numero di libri “New Age” di dubbio merito. Uno dei suoi libri è intitolato “Come difendersi dai rapimenti alieni”, un titolo che (a torto o a ragione) è stato molto ridicolizzato. Inoltre questo libro (la biografia di McDonald) è stato pubblicato non da una casa editrice tradizionale, ma da una molto piccola azienda “New Age”, cosa che sfortunatamente limiterà molto le vendite del libro e la possibilità di tendere pubblica la brillante ma tragica carriera di McDonald. Ma è anche un peccato che gli odierni discepoli di Menzel e Klass potranno utilizzare i precedenti libri della Druffel per cercare di screditare questo.
Posted in: RICERCA, SCIENZA, UFO on venerdì 19 marzo 2010 at alle 05:41