Spazio: due fonti di energia vicine sconosciute!!!
"Il telescopio orbitante FERMI ha prodotto una mappa dell’universo nelle alte energie, risultato dei primi tre mesi di osservazioni 11 Mar 2009 È un universo che risplende di raggi gamma, di sorgenti galattiche relativamente vicine ed extragalattiche a miliardi di anni luce da qui, quello ripreso dal telescopio spaziale FERMI nei suoi primi tre mesi di operatività. Il telescopio gamma della NASA, realizzato con un importante contributo italiano, ha prodotto la sua prima mappa del cielo gamma,, mostrando agli astronomi una visione senza precedenti del cosmo alle alte energie. “Fermi ci ha mostrato il cielo gamma con la visione più nitida e la miglior risoluzione mai raggiunta da una missione spaziale” spiega Paolo Giommi, responsabile dell’ASI Science Data Center. “Stiamo osservando esplosioni da buchi neri supermassivi in galassie lontane, pulsar, sistemi binari molto massivi e persino un ammasso globulare nella nostra galassia, senza dimenticare il Sole”. Un articolo che descrive le 205 sorgenti più luminose viste da LAT è stato appena sottomesso all’Astrophysical Journal Supplement. Si tratta del primo catalogo della missione , il primo grande passo verso la realizzazione del catalogo completo delle sorgenti di FERMI. "La messa a disposizione della intera comunità scientifica da parte di FERMI del catalogo di 205 sorgenti gamma rivelate con la massima affidabilità, dopo solo tre mesi di scansione del cielo, è una testimonianza non solo della grande sensibilità dello strumento, ma anche di una strategia osservativa volta a massimizzare il ritorno scientifico di queste grandi missioni spaziali" sottolinea Ronaldo Bellazzini responsabile per l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) dell'esperimento FERMI. "Con le informazioni ora disponibili -prosegue Bellazzini- sarà infatti possibile programmare l'utilizzo del telescopio e coordinare le osservazioni nella banda gamma con quelle ad altre lunghezza d'onda. Sono infatti le campagne osservative multibanda (dal radio al TeV) a garantire il progresso più significativo nello sforzo di comprensione di questi oggetti celesti affascinanti e misteriosi". Nella modalità survey, che occupa la maggior parte del tempo di osservazione di FERMI, il rivelatore LAT (Large Area Telescope), allestito a bordo del satellite, effettua una scansione completa del cielo ogni tre ore. Queste istantanee hanno permesso agli scienziati di monitorare rapidamente i cambiamenti delle diverse sorgenti. Le immagini riprese da LAT in 87 giorni, dal 4 agosto al 30 ottobre 2008, mostrano come vedremmo il cielo se i nostri occhi potessero percepire radiazioni 150 milioni di volte più energetiche della luce visibile. “Quello che vediamo è solo il riassunto dell'informazione raccolta dallo strumento LAT in 3 mesi di lavoro. In realtà, i dati ci permettono di vedere anche come le sorgenti variano nel tempo. Per esempio, adesso è finalmente possibile rivelare la periodicità di 26 giorni nella sorgente LSI +61303, un sistema binario molto strano che aveva attirato la nostra attenzione fin dal 1981, quando cercavamo di identificare una sorgente gamma scoperta dal satellite europeo COS-B. Siamo felici che, dopo 28 anni, Fermi ci abbia dato ragione”, è il commento di Patrizia Caraveo, responsabile scientifico per l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) della missione FERMI. Nella top ten delle sorgenti più luminose osservate da Fermi, cinque si trovano nella Via Lattea e cinque fuori dalla nostra galassia. Delle prime fanno parte, oltre al Sole, la già citata LSI +61303, che accoppia una normale stella massiva con un stella di neutroni superdensa, PSR J1836+5925, una delle numerose nuove pulsar, un tipo di stelle di neutroni rotanti che emettono fasci di raggi gamma e l’ammasso globulare chiamato 47 Tucanae, una sfera di stelle antiche a 15.000 anni luce da qui. In cima alla classifica delle sorgenti extragalattiche ci sono NGC 1275, la galassia al centro dell’ammaso di Perseso a 225 milioni di anni luce da noi, nota per le sue intense emissioni gamma; le galassie molto attive 3C 454.3 e PKS 1502+106, entrambe a più di sei miliardi di anni luce e PKS 0727-115, che si pensa possa essere un quasar. Nella top ten sono incluse anche due sorgenti – una appartenente al piano della Via Lattea e una al di fuori – che i ricercatori non sono ancora riusciti a identificare". Il commento di MAX: "Nella top ten sono incluse anche due sorgenti ? una appartenente al piano della Via Lattea e una al di fuori ? che i ricercatori non sono ancora riusciti a identificare." fonte http://www.nibiru2012.it/
Vi ricordate le due anomalie nella mappa IRAS vecchia di 25 anni fa riporta su GoogleSky (bannata) ed altre skymap dove in Infrarosso erano presenti 2 Oggetti strani ( leo e vergine) be dopo 25 anni eccoli li a porre i quesiti agli scienziati.
Quello più interessante è vicino al piano equatoriale. Il secondo dovrebbe essere quell oche era a suo tempo in LEO.
Da Asi attendo ancora una risposta nel frattempo ho postato le mie perplessità sul corriere della sera e sul forum di Le scienze sulla capacità di fare 1 più 1 sui suddetti argomenti da oparte di ASI, anche in merito alle emissioni di alta energia che la terra si stà acchiappando da un pò di mesi a questa parte la cui fonte sempre a detta di ASI pare sconosciuta come i due soggetti sopracitati.
Posted in: on giovedì 21 maggio 2009 at alle 07:26