Scoperto il fossile di un serpente lungo 13 metri
Oltre una tonnellata di peso distribuita su 13 metri di lunghezza. Misure decisamente oversize, paragonabili ad un Tyrannosaurus Rex, quelle del serpente più lungo del mondo, che, secondo un’équipe internazionale di scienziati, viveva 60 milioni di anni fa in Sud America.
La stazza del biscione giurassico è stata dedotta sulla base di ossa fossili ritrovate dai ricercatori dello Smithsonian Tropical Research Institute a Panama e del Museo di Storia Naturale dell’Università della Florida nel Cerrejon, nella Colombia del Nord.
Battezzato dai suoi scopritori Titanoboa Cerrejonensis, questo rettile gigante misurava 13 metri, pesava 1.140 chili e il suo corpo era largo almeno un metro, scrivono su Nature gli scienziati guidati dal paleontologo Jason Head dell’Università di Toronto-Mississauga. Messa a confronto con quella di una normale anaconda, la sua vertebra risulta enorme.
Il Titanoboa viveva fra 58 e 60 milioni di anni fa, quando il mondo animale si stava ancora riprendendo dall’estinzione di massa che fece scomparire i dinosauri e molte altre specie 65 milioni di anni fa, e potrebbe essere stato il più grande vertebrato non marino sulla Terra.
Le sue impressionanti dimensioni danno anche indicazioni precise sulle temperature dell’ambiente in cui viveva. “Ci sono molti modi in cui l’anatomia di una specie è correlata con l’ambiente su larga scala”, ha spiegato David Polly, geologo dell’Università dell’Indiana, che ha identificato la posizione delle vertebre fossili ritrovate nella miniera di carbone a cielo aperto del Cerrejon ed ha reso possibile ricostruire le misure del rettile. Per sopravvivere, stimano i ricercatori, il mega serpente aveva bisogno di una temperatura media di almeno 30-34 gradi, superiore a quella odierna in quella regione.
Il Titanoboa abitava in una foresta pluviale tropicale e cacciava coccodrilli, tartarughe e pesci. Non era velenoso ed aveva uno stile di vita molto simile a quello delle anaconde dei sistemi fluviali. L’ecosistema in cui viveva era simile a quello dell’Amazzonia di oggi, ma più caldo. “Gli ecosistemi tropicali del Sud America erano sorprendentemente diversi 60 milioni di anni fa”, dice il paleontologo Jonathan Bloch, del Museo di Storia Naturale dell’Università della Florida. “Era una foresta pluviale ma decisamente più calda rispetto a oggi ed i rettili a sangue freddo erano molto molto più grossi rispetto quelli odierni”.
Nella spedizione al Cerrejon, gli scienziati hanno recuperato fossili di vertebre e costole provenienti da 28 esemplari diversi. Prima della scoperta del Titanoboa, il serpente più grosso noto alla scienza era Gigantophis, che viveva 39 milioni di anni fa in Egitto ed era lungo 10 metri.
Fonte: http://www.repubblica.it
Posted in: CRIPTOZOOLOGIA on giovedì 21 maggio 2009 at alle 07:04