Uno “tsunami” si abbattè su New York 2300 anni fa


Uno tsunami su New York: non è l’ultimo ‘thriller’ miliardario filmato a Hollywood, ma l’ipotesi di un gruppo di scienziati americani che ha analizzato depositi fossili negli Stati di New York e New Jersey. Le analisi, spiega la Bbc, indicherebbero che nel 300 a.C. circa, una violentissima onda anomala si sarebbe abbattuta sulla zona dove oggi sorge la metropoli più famosa del mondo.

Secondo Steven Goodbred, geologo alla Vanderbildt University di New York, molti sedimenti inusuali come ghiaia e fossili marini nella zona della città risalgono a 2300 anni fa: la loro distribuzione e dimensione richiederebbe un’onda ad alta velocità e forti correnti, che difficilmente avrebbero potuto essere provocate da una tempesta o da un uragano. “Se ci sbagliamo, dev’essere stata una tempesta davvero mostruosa”, ha detto Goodbred.

  Cosa avrebbe potuto provocare un simile onda, che sarebbe stata di almeno 3-4 metri, anche se non delle dimensioni di quella di Sumatra nel 2004? Si pensa a un maremoto, anche se un gruppo di ricerca ha avanzato l’ipotesi dell’impatto di un asteroide. In ogni caso, se un’onda di queste proporzioni investisse oggi New York, sciacquerebbe nell’acqua salata Wall Street e la Long islan Expressway.

Ma all’epoca, mentre in Italia i Romani combattevano contro i Sanniti per il dominio della Penisola, a Manhattan gli indiani americani andavano a caccia saltuariamente (il nome dell’isola è proprio indiano e significherebbe “isola dalla molte colline” o “isola dove abbiamo bevuto”, a seconda delle lingue. Se ci furono vittime, insomma, i sedimenti della città manterranno il loro segreto per l’eternità.

Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/

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