I misteri di Alatri
Il professor Gianni Boezi e Ornello Tofani hanno scoperto, nell'agosto dello scorso anno, un'incisione mesopotamica sopra una delle pietre megalitiche dell'Acropoli di Alatri. La scoperta è avvenuta di notte, quando i due ricercatori erano intenti a cercare il punto migliore per effettuare le riprese di un documentario sulle relazioni astronomiche della pianta della città.
L'immagine incisa, prevalentemente cancellata a causa del tempo trascorso, risulta sufficientemente visibile alla luce, rivelando un simbolo che, secondo gli autori della scoperta, è collegato al moto del sole, un cronografo solare di un tempo "ciclico" collegato agli equinozi ed ai solstizi.
Il graffito è stato sottoposto all'attenzione di numerosi studiosi nei campi dell'antropologia e dell'archeoastronomia. Si attende, per il corrente mese di giugno, l'ufficializzazione della scoperta.
E', del resto, recente la teoria che vuole il nome di Alatri collegato a quello di un'antica città mesopotamica del regno antichissimo di Mari. Nel 1934, quando furono ritrovate 20.000 tavolette presso Tell Hariri in Siria, nel palazzo reale di Zimri-Lim di Mari, la traduzione di una tavoletta ha permesso di conoscere una città di nome Alatri. La tavoletta era una lettera inviata da re del Regno di Mari, Shamsi-Adat, al figlio Yasmakin e lo informava dello stato della fortificazione di questa città, omonima della cittadina laziale.
fonte-oltrelanotte.splinder.com
Posted in: ARCHEOLOGIA, ARCHITETTURA, MISTERI, STORIA on martedì 2 giugno 2009 at alle 06:41