Lasciate perdere Nostradamus e leggete Niven.

Come dimostrano le immagini che ci giungono in tempo reale dalle strade di Teheran , cellulari, Facebook e Twitter stanno emergendo come giocatori-chiave nella battaglia politica mondiale.

Le "Flash Mobs" (mobilitazioni istantanee) organizzate attraverso i social networks hanno già lasciato il segno nelle elezioni Americane, nelle quali gli appassionati hanno seguito le vicende dei candidati più dal monitor che dallo schermo tv o dalle platee dei comizi.

Chi aveva già previsto tutto ciò?



L'autore di fantascienza Larry Niven, 71 anni, nel suo racconto del 1973 chiamato Flash Crowd (folla istantanea) ipotizzava rivolte nate da assembramenti istantanei grazie a nuove tecnologie.

Nel racconto Niven si era invero spinto un pò oltre, immaginando qualcosa del tipo "teletrasporto, Scotty": c'è voluto molto meno per organizzare una cosa del genere. I Flash Mobs sono un prodotto diretto di Internet.



E' dall'epoca del Frankenstein di Mary Shelley che gli scrittori sono riusciti a prevedere i cambiamenti tecnologici e sociali, ma questo Niven sembra avere davvero una vocazione per la futurologia:

Nel 2004, la NASA ha annunciato la scoperta di un possibile "Ringworld" ("pianeta anello"), un pianeta 18 volte più pesante della Terra, con un 'anello' abitabile intorno ai poli. Niven aveva immaginato una cosa del genere 34 anni prima, tanto che Ringworld era il titolo del suo romanzo, ed è stato usato dalla NASA per definire il fenomeno.

Sempre in Ringworld si faceva riferimento alla scoperta di molti pianeti abitabili: la NASA ha censito attualmente circa 350 candidati;

Che dire del riferimento agli impianti cerebrali? una tecnologia che ha già iniziato a fiorire al giorno d'oggi con i primi innesti cocleari per sordi e con altri dispositivi che aiuteranno pazienti colpiti da paralisi.
Tralasciando il fatto che Ringworld è ormai in una buona parte dell'immaginario collettivo (ha ispirato anche produzioni recenti, non ultima quella del famosissimo videogioco Halo), pare che Niven abbia dunque toppato solo nell'ipotesi del teletrasporto ma.. non è forse questione di tempo? Sentite qua:

Nel 2007, i fisici dell'Università di Vienna hanno iniziato a lavorare sul teletrasporto quantico, un fenomeno che permette il trasferimento istantaneo (anche a grandi distanze) delle caratteristiche di particelle di luce: non trasferendo la massa di tali particell, il principio non pare violare la Teoria della Relatività Speciale di Einstein, che ha posto la velocità della luce come 'limite di velocità' per l'universo.
Se un giorno i fisici riuscissero a utilizzare il teletrasporto quantico per creare un sistema di comunicazioni più veloce della luce, qualcuno dovrebbe andare a bussare alla porta di Ursula Le Guin , altra grande scrittrice 'profetica' che nel suo romanzo "Rocannon's World" ha scritto di tutto questo... nel 1966!








fonte-futuroprossimo.blogosfere.it

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