Sarà più facile trovare ET con la trasmissione di spettro

Da oggi cercare segni di vita su pianeti al di fuori del nostro sistema solare non rappresenterà più un problema: gli astronomi dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie (IAC) hanno trovato una soluzione.

L'osservazione diretta di pianeti che si trovano al di fuori del sistema solare (i cosidetti 'esopianeti') è attualmente quasi impossibile poichè spesso essi sono nascosti dalla luminosità della stella intorno alla quale orbitano.

Per questo motivo gli astronomi cercano da molto tempo metodi per osservarli, magari prendendo spunto dai riflessi che questi lasciano proprio sugli stessi loro 'soli': lo sviluppo di metodi indiretti di osservazione ha sinora portato alla scoperta di più di 350 esopianeti con qualche difficoltà.

Quando un pianeta nel suo passaggio finisce di fronte al suo Sole, una parte della luce filtra attraverso l'atmosfera: questo fenomeno si chiama trasmissione di spettro, e fornisce informazioni vitali sulle componenti dell'atmosfera di un pianeta (può aiutarci a capire se c'è acqua, se ci sono elementi utili alla vita: noi stessi abbiamo imparato a conoscere la nostra atmosfera da quando abbiamo imparato ad osservare il riflesso della Luna sulla Terra durante le eclissi).



Lo spettro dunque non solo può contenere segni identificabili della vita, ma questi sono inequivocabili.

Con la conferma che l'osservazione della trasmissione dello spettro è una modalità efficace di ottenere informazioni sui processi biologici che danno vita ad un pianeta, il team ha aumentato enormemente la possibilità di scoprire vita aliena nell'universo.

La ricerca è pubblicata nel n.11 (Giugno) di Nature.

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