Buzz Aldrin: "la NASA lanci un progetto per colonizzare Marte."

L'America metta in cantiere il progetto per colonizzare Marte e "guardi oltre la Luna". Anche se ricorre in questi giorni il 40esimo anniversario del primo sbarco, Edwin Eugene Buzz Aldrin, uno dei tre astronauti che vi parteciparono, critica le politiche spaziali americane attuali, proponendo il lancio di una "Nuova visione unificata", un piano cioe' in grado di assicurare all'America la leadership nello spazio nel 21esimo secolo.

Un piano che si concentri sulla conquista del 'Pianeta rosso', "'una colonia americana in un mondo nuovo" su cui si potrebbe mettere piede gia' nel 60 anniversario della missione dell'Apollo 11.

La Luna, sostiene, sia considerata solo un punto di passaggio, dove tornare in missioni internazionali, per testare la tecnologia necessaria a quello che deve diventare l'obiettivo primario.

Un obiettivo, quello di rendere i viaggi su Marte routine cosi' come lo sono ora i voli transatlantici, che "non richiederebbe lo sviluppo da zero di nuovi razzi, cosi' come lo prevedono i piani attuali, e ottimizzerebbe le capacita' che abbiamo senza andare in bancarotta. E' un piano ragionevole che possiamo permetterci se riprendiamo a pensare in termini visionari", scrive Aldrin in un commento pubblicato sul Washington Post.

"Star Trek ha mostrato in televisione e al cinema cosa si puo' ottenere quando osiamo 'andare con coraggio dove nessuno e' andato prima'. Nella vita reale, io ho percorso questa strada e so che con il sostegno della maggior parte degli americani e con gli obiettivi giusti possiamo procedere con coraggio, di nuovo", aggiunge il secondo uomo che nel 1969 mise piede sulla luna.

Ma l'obiettivo giusto non e' la Luna, sottolinea. "E' un ambiente privo di vita, improduttivo, la sua nuda desolazione va di pari passo con la sua ostilita' verso ogni essere vivente. Riproporre i gloriosi giorni delle missioni Apollo non avanzera' la causa della leadership dell'America nello spazio, non ispirera' il sostegno e l'entusiasmo del pubblico e della prossima generazione di esploratori spaziali", scrive l'ex astronauta precisando che il suo non e' un tentativo di "suggerire di abbandonare la luna interamente", bensi' "solamente di abbandonare una corsa focalizzata sulla Luna", su cui gli americani "devono tornare nel quadro di missioni internazionali".

Insomma, la superfice lunare sia obiettivo "comune" mentre gli Stati Uniti, da soli, "concentrino la loro attenzione su obiettivi distanti e sostenibili per far rinascere il nostro programma spaziale la nostra prossima generazione -osserva- deve pensare in modo coraggioso in termini dell'obiettivo dei programmi:

Marte per il futuro dell'America. Non sto suggerendo un paio di visite per piantare bandiere sul terreno del pianeta e qualche photo-op, ma un viaggio per creare la prima colonia nello spazio: una colonia americana in un mondo nuovo", sottolinea Aldrin.

"Basi avanzate dell'uomo su Marte potrebbero fare da laboratorio virtuale per studiare fenomeni su vasta scala (come i cambiamenti climatici e gli effetti che hanno avuto su eventuali forme di vita, ndr). E il modo migliore per studiare Marte e' con le due mani, le due orecchie e i due occhi di un geologo, primada una delle lune che orbitano Marte, e poi sulla superficie del Piante rosso", propone.

fonte adnkronos - http://www.adnkronos.com

0 commenti, commenta qui: