Africa meglio dell'Occidente nella tecnologia fai-da-te
La rivista Usa Make, specializzata invenzioni elettroniche e digitali, organizza un convegno nella capitale del Ghana Accra. Boom di partecipanti. Con soluzioni geniali: efficaci e a basso costowww.repubblica.it
Serve velocizzare la semina del granoturco? Basta usare un vecchio distributore di pastiglie. Manca l'elettricità? Non c'è problema, il meccanico di biciclette Bernard Kiwia, di Arusha, in Tanzania, ha creato mulini a vento, pompe per l'acqua, caricatori di batterie per cellulari e seghe per legno usando parti di bicicletta. E non sono soltanto i ragazzi delle città a creare progetti etichettabili come "tecnologici": i Masai hanno piazzato dei tubi sul monte Suswa, nella Rift Valley, per convogliare il vapore che esce dal vulcano e farlo arrivare, sotto forma di acqua, in recipienti.
Alcuni progetti presentati alla Maker Faire di Accra sono molto simili a quelli visti in altri eventi di questo tipo, come una radio ricevente a basso consumo costruita completamente con materiale riciclato, ma la diversità sta nell'uso del tutto creativo dei materiali. Un buon esempio sono le batterie a basso costo, costruite con alluminio di lattine e bottiglie di plastica. Usando acqua di mare come elettrolita, la batteria genera elettricità dall'ossidazione dell'alluminio e la riduzione dell'acqua. Non è soltanto economico, è anche eco-sostenibile.
Per anni si è pensato all'Africa come a un continente ricco di materie prime, ora le cose stanno cambiando. Alla Maker Faire c'erano anche molti imprenditori occidentali, impegnati a scovare le idee più commerciabili e ad aiutare gli inventori africani a produrre le loro trovate tecnologiche su larga scala.
Posted in: NUOVE TECNOLOGIE, RICERCA, TECNOLOGIA on domenica 23 agosto 2009 at alle 14:13