Immagini «in movimento» sulla carta Come sul giornale di Harry Potter


MILANO – L’idea è indubbiamente e volutamente presa in prestito dalle foto animate del quotidiano più famoso di Hogwarts. Ovvero, per chi non conoscesse Harry Potter e il suo mondo magico, è il concetto che sta alla base della Gazzetta del Profeta (il Daily Prophet), il quotidiano più letto nella comunità magica inglese della serie della Rowling. CBS, celebre emittente a stelle e strisce, e Pepsi produrranno una pubblicità che rende reale quella che sembrava una suggestione decisamente magica: l’immagine in movimento incorporata in una pagina di carta.

VIDEO E CARTA INSIEME – Proprio come Barnabas Cuffe, l’editore della Gazzetta del Profeta, il presidente della divisione marketing di CBS, George Schweitzer, ha voluto promuovere una tecnica di advertisement quasi futurista, mettendo insieme video e inchiostro, animazione e staticità e ricalcando anche il concetto delle cartoline musicali animate. «Come si prova una bevanda? La si assaggia», osserva Schweitzer, spiegando l’idea realizzata in partnership con Pepsi. E quale miglior strategia che mostrare un video promozionale che scaturirà da sei pagine cartacee in cui si anticipano le novità delle due multinazionali?

TECNOLOGIA INNOVATIVA - La tecnologia è firmata dall’azienda Amerchip e con ogni probabilità dovrebbe essere una soluzione costosa ma per il momento ancora nulla è trapelato sui dettagli economici. Si sa che sarà distribuito agli abbonati del magazine americano Entertainment Weekly (specializzato in cultura e intrattenimento) residenti nell’area di New York e Los Angeles e si sa che si tratterà di una serie di immagini animate in cui si anticiperanno i prodotti Pepsi (Pepsi Max soft drink) e gli show televisivi in programmazione di CBS (come Big Bang Theory e Two and a Half Men). Un assaggio di futuro, ispirati dalla Gazzetta del Profeta. Aspettando il giorno in cui vedere un video uscire da una pagina cartacea non farà alcun effetto sorprendente.

Per vedere il video cliccate QUI

Fonti: www.corriere.it


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