Ricerca scopre ben 66 anomalie nella struttura molecolare dell'Acqua !
Conoscere, sapere, tenersi aggiornati sulle ultime ricerche scientifiche, serve anche spesso a capire quanto ancora c'è da scoprire sulla vita, sul mondo che ci circonda, su cose estremamente familiari delle quali pensiamo di conoscere ogni aspetto. Non è così. Le sorprese possono arrivare anche dalla fonte della vita biologica, ovvero dall'acqua, l'elemento più comune che possiamo trovare in natura. Così è davvero istruttivo sapere che l'acqua, l'elemento piu' familiare e semplice, rappresenta con la sua struttura molecolare un vero rompicapo per gli scienziati, e uno dei primi studi che l'hanno analizzata in dettaglio ha scoperto in essa ben 66 anomalie ! Questo risulta dalla ricerca coordinata dagli Stati Uniti (con l'acceleratore Slac, gestito per il dipartimento dell'Energia dall'universita' di Stanford) e condotta in collaborazione con universita' Svedesi e Giappone. Contrariamente ad altri liquidi, che diventano gradualmente piu' densi mentre di raffreddano, l'acqua raggiunge la sua densita' massima intorno alla temperatura di 4 gradi. Al di sopra e al di sotto di questa soglia e' meno densa. E' questo, per esempio, il motivo per cui i laghi si ghiacciano a partire dalla superficie. Il segreto sembra essere nella particolare struttura molecolare a forma di tetraedro. Si spiegherebbe cosi' anche la grandissima capacita' dell'acqua di immagazzinare il calore, grazie alla quale la temperatura degli oceani e' stabilizzata. Le scoperte sulla struttura spiegherebbero anche la forte tensione di superficie dell'acqua, grazie alla quale gli insetti possono camminare su di essa. "Comprendere queste anomalie e' molto importante perche' l'acqua e' alla base della nostra esistenza: senza di essa non c'e' vita", ha osservato il coordinatore dello studio, Anders Nilsson, dello Slac. "Il nostro lavoro - ha aggiunto - spiega queste anomalie a livello molecolare e a temperature importanti per la vita". (fonte ANSA - http://www.ansa.it )
Posted in: ANOMALIE, RICERCA, SCIENZA on mercoledì 26 agosto 2009 at alle 04:54