Usa, la scimmia con due mamme "Ci salverà dalle malattie ereditarie"
Eccezionale test negli Usa, nati quattro esemplari. Così non si passeranno da madre a figlio i disturbi genetici mitocondriali. E torna la polemica sui "designer baby", i neonati creati in laboratoriodal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
"Ci salverà dalle malattie ereditarie" "LONDRA - Lui, lei e lei. Non è un "triangolo" amoroso clandestino, bensì la somma delle parti che compongono un figlio con tre genitori: un padre e due madri. Il figlio in questione è un macaco, una scimmietta: ma teoricamente, e presto anche concretamente, anche un cucciolo di umani potrebbe nascere da tre genitori.
Che il fatto sia accaduto, non una ma ben quattro volte, con successo, nel primo esperimento mai condotto di questo genere sui primati, ossia sui nostri parenti più stretti, viene considerato un precedente di cruciale valore.
Annunciata sulla eminente rivista scientifica britannica "Nature", la rivoluzionaria tecnica di concepimento è servita a impedire la trasmissione di particolari malattie genetiche, quelle di origine mitocondriale, dalla madre ai figli. Era già stata sperimentata sui topi, dagli stessi scienziati della Newcastle University che lo scorso anno avevano scatenato un'intensa controversia con la creazione di embrioni umani contenenti del Dna di un uomo e di due donne. Ma gli embrioni erano stati distrutti, come prevede la legge, dopo pochi giorni. Mentre i macachi sono cresciuti e il loro simpatico musino riempiva ieri le pagine di tutti i giornali del Regno Unito: le prime scimmie che hanno un padre e due madri.
Condotto da ricercatori dell'Oregon National Primate Research Centre negli Stati Uniti, il tentativo di creare in laboratorio dei figli da tre diversi genitori biologici aveva l'obiettivo di impedire, attraverso la fecondazione artificiale, che una femmina affetta da disturbi genetici dei mitocondri li passi ai suoi bambini.
Si tratta di una minuscola struttura, funzionante come la batteria delle cellule, che può causare decine di malattie a volte fatali, colpendo il fegato, il cuore, provocando cecità o sordità, distrofia muscolare, e forse disordini come il morbo di Alzheimer o di Parkinson.
Gli studiosi americani, scrive "Nature", hanno di fatto scambiato il Dna malato nell'ovulo di una scimmia con il Dna sano di un'altra scimmia; quindi hanno fecondato con lo sperma di un macaco l'ovulo ricostruito in questo modo. Le quattro scimmiette venute al mondo, battezzate Spindler, Spindly e i gemelli Mito e Tracker, sono risultate senza alcuna traccia del Dna malato della (prima) madre. Ma la tecnica rilancia le polemiche sui "designer baby", i neonati creati in laboratorio.
Associazioni religiose promettono proteste e opposizione all'applicazione di una tecnica analoga sugli esseri umani. Anche se piccolissima, i figli avrebbero una quota di Dna proveniente dalla femmina donatrice, e lo trasmetterebbero alle successive generazioni. La legge britannica, modificata di recente, consente modificazioni del Dna di questo tipo, solo per evitare la trasmissione di malattie genetiche. "Crediamo che le famiglie con simili problemi debbano avere la possibilità di far nascere bambini sani", dice la dottoressa Marita Pohlschmidt, direttrice della campagna per la ricerca contro la distrofia muscolare.
Posted in: NATURA, RICERCA, SALUTE, SCIENZA on venerdì 28 agosto 2009 at alle 02:01