L'incredibile ritrovamento di una città sommersa
Davvero sembra una storia uscita fuori da un film fantasy, ma pare sia proprio tutto vero. E in attesa di saperne di più, vi posto l'articolo originale che Carolina Stupino per l'Ansa, ha tratto dal Daily Telegraph. Un avamposto greco o romano,inghiottito dalle acque e dimenticato per secoli: mentre faceva immersione al largo delle coste del Montenegro, Michael Le Quesne, un ragazzino britannico di 16 anni che si trovava in vacanza con i genitori, mai piu' avrebbe potuto immaginare l'importanza di quelle "strane pietre" che aveva scorto sott'acqua. Ma il padre del ragazzo, un archeologo professionista, ha subito fiutato la scoperta, si e' tuffato, e a pochi metri di profondita' si e' trovato di fronte ad una serie di colonne di 90 centimetri di diametro, parte di un tempio o di un grande edificio pubblico che, considerate le dimensioni, potrebbe esser stato l'epicentro di un antico insediamento di epoca greca o romana. Secondo quanto scrive il Daily Telegraph, in una giornata di sole - appena al largo della spiaggia di Maljevik, nei pressi della cittadina di Bar - le colonne sono visibili anche da una barca, ma nonostante cio' il sito archeologico, nel quale sono gia' stati trovati diversi artefatti, sembra esser rimasto indisturbato nei secoli. "Mentre nuotavo, all'inizio ho pensato fossero soltanto pietre, ma poi ho notato che erano cilindriche, sapevo che non potevano essere naturali e allora ho chiamato mio papa'. Mi hanno sempre portato a vedere un sacco di rovine e se non fosse stato per quello non mi sarei soffermato", ha detto al giornale Michael, raccontando la sua eccezionale scoperta di un mese fa. Tra pochi giorni il padre Charles tornera' in Montenegro insieme ad un'equipe di esperti del dipartimento di archeologia marittima dell'Universita' di Southampton. A loro si unira', a partire dalla prossima primavera, un team della Bbc guidato dall'archeologa Lucy Blue, autrice del programma di archeologia marittima Oceans. "Se si tratta di un edificio monumentale, non fara' di certo parte di un piccolo insediamento. Non si tratta pero' di un'Atlantide perduta, perche' altrimenti ne avremmo gia' avuto nozione. Per ora e' un mistero. L'area si trova lungo una rotta commeriale importante, quindi potrebbe trattarsi di un porto, ha dello Le Quesne. Secondo Blue, la costa del Montenegro "e' in gran parte un mondo sommerso inesplorato" e se il ritrovamento fosse davvero un tempio, l'importanza archeologica di quest'area - purtroppo finora poco tutelata dal punto di vista del patrimonio artistico - verrebbe confermata. Alcuni mesi fa un team di archeologi montenegrini e americani ha rinvenuto i resti di due navi da carico romane nella baia di Kotor, una delle destinazioni turistiche piu' popolari del Paese.
Posted in: RINASCIMENTO, SCOPERTE, STORIA on giovedì 29 ottobre 2009 at alle 07:26