Nuove teorie negano la presenza della materia oscura

Una sorprendente scoperta che mette in discussione l'esistenza stessa della materia oscura e le conoscenze finora acquisite sulla formazione delle galassie, firmata da un gruppo di astrofisici (da Belgio, Francia, Germania, Olanda, Italia), tra cui Paolo Salucci della Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste, e' stata pubblicata sul numero di questa settimana della rivista 'Nature'.

Attraverso l'osservazione astronomica di diversi tipi di galassie, con telescopi (in Usa e Cile) e radiotelescopi (in Olanda e Australia), il team di ricercatori europei ha scoperto una nuova inaspettata proprieta' di questi mattoni dell'Universo: la materia oscura e la materia ordinaria (stelle e gas di idrogeno) sono distribuite nelle galassie, di ogni tipo e grandezza, in modo molto piu' complesso di quanto finora si supponeva e sono intimamente collegate, a differenza di quanto predetto dalle attuali teorie.

"Dalla nostra ricerca e' emerso che le due componenti dell'Universo non solo si conoscono, ma sono addirittura molto intime", commenta Salucci, che da vent'anni indaga la distribuzione della materia oscura nell'Universo.

"In particolare - continua - abbiamo riscontrato un'interazione complessa, difficilmente spiegabile dalle leggi della fisica fondamentale: la densita' superficiale della materia luminosa all'interno di una zona caratteristica della materia oscura e' la stessa in tutte le galassie indipendentemente dalla loro grandezza e morfologia".

"Questo ci conduce a due ipotesi conclusive: o quello che noi identifichiamo per materia oscura non esiste, ed e' semplicemente l'effetto di una nuova legge di gravita' che agisce sulla materia ordinaria, oppure la materia oscura - prosegue - e' veramente formata da una nuova particella elementare, ma c'e' un processo fisico nella formazione delle galassie che ci sfugge".

Alla luce della cosiddetta Teoria della materia oscura fredda, l'unica forza cosmologica e' quella gravitazionale e la materia oscura e' formata da una nuova particella fondamentale, il neutralino, che interagisce con la materia ordinaria (elettroni, neutroni, protoni) solo attraverso la forza di gravita'. Ed e' proprio la materia oscura la responsabile delle strutture dell'Universo che osserviamo, essendo responsabile di gran parte della forza di gravita' che tiene insieme le galassie.

Secondo questa teoria la materia oscura gioca un ruolo determinante nella formazione stessa delle galassie: gli aloni di materia oscura si formano per instabilita' gravitazionale e su questi successivamente collassano gli atomi di idrogeno che poi formeranno le stelle. Alle fine di questo processo, la distribuzione della materia oscura e' uguale in tutte le galassie, mentre la distribuzione della materia luminosa e' molto diversa da galassia a galassia: "in altre parole le due componenti sono disaccoppiate".

"Tale teoria - ribadisce Salucci - non riesce assolutamente a spiegare quanto emerso dalla nostra scoperta.

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