Arrivano i nuovi astronauti robot
Se fosse per Patrick McGuire, scienziato dell'University of Chicago, la NASA non dovrebbe decidere tra l'invio di una persona o di un robot nello spazio: le basterebbe inviare un "astrobiologo cyborg" o un astronauta umano,si, ma equipaggiato con una intelligenza artificiale molto avanzata, magari da portare 'a spalla'.
Il team di McGuire sta lavorando su una rete neurale specificamente programmata per identificare nuove forme di vita: allo stato attuale, il sistema artificiale riesce da solo a distinguere alcuni tipi di licheni tra loro (dal colore, ndr) ed 'ammettere' di non conoscere altre specie.
A valle di un (più o meno) lungo addestramento, questo 'cervellone' potrebbe arrivare a riconoscere varie specie anche a livello microscopico, o a individuare nuove specie sulla base delle conoscenze acquisite e della combinazione tra le caratteristiche di uno sterminato database di specie viventi.
Non vedremo molto presto questa tecnologia, ma se tra una decina d'anni riprenderà con vigore l'esplorazione spaziale, l'ipotesi di inviare intelligenze artificiali ad esplorare lo spazio sarà molto più che una possibilità.
Posted in: ESPLORAZIONI SPAZIALI, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MARTE, SPAZIO on mercoledì 4 novembre 2009 at alle 01:19