Realizzata in Sudafrica una laringe artificiale
Una nuova tecnologia, sviluppata presso i laboratori della Complete Speech e implementata dai ricercatori della University of the Witwatersrand di Johannesburg (nel Sudafrica), sembra avere tutti i requisiti per restituire la voce a tutte quelle persone che, a causa di un tumore, hanno dovuto subire un intervento di asportazione totale della laringe. Sebbene non abbia nulla che richiami alla mente la forma di una vera laringe, il congegno è stato ribattezzato “laringe artificiale” perché sarebbe comunque in grado di trasformare la vibrazione dell’aria sulle corde vocali in suoni e parole.
La laringe artificiale - Composto da un palato metro, una sorta di placca dotata di 118 sensori tattili in grado di calcolare il numero delle volte che la lingua batte sul palato, funziona grazie a un complesso software che poi interpreta il tutto e riproduce suoni e parole. Diversamente dai classici laringofoni e dalle altre protesi fonatorie, capaci di riprodurre voci metalliche poco comprensibili, il dispositivo sviluppato dall’equipe di ricercatori, guidata da Jaren Wilke e Megan Russel, sembra mettere a disposizione delle persone una voce più “umana”.
Per la commercializzazione si dovrà attendere - Prima che il prodotto possa esser messo sul mercato passeranno tuttavia ancora degli anni. Per il momento il software del prototipo sviluppato è in grado di analizzare il movimento della lingua e riconoscere per questo appena 50 parole. Inoltre i ricercatori sudafricani dovranno trovare una soluzione pratica capace di eliminare tutti i cavi ora indispensabili al funzionamento della “laringe artificiale”. Gli scienziati, superato questo problema cercheranno di ridurre al massimo il tempo di risposta del dispositivo: in pratica cercheranno di sincronizzare il movimento delle labbra con l’emissione vera e propria dei suoni.
Posted in: LARINGE, MALATTIE, RICERCHE, SUDAFRICA, TUMORI on domenica 13 dicembre 2009 at alle 00:47