Un nanoprato di peptidi renderà autopulenti finestre e pannelli solari


Capita spesso e volentieri che si facciano scoperte scientifiche un pò casualmente: in questo caso, mentre cercavano una cura per l'Alzheimer, i ricercatori hanno scoperto un nuovo nanomateriale che respinge acqua e polvere e può contribuire a realizzare finestre e pannelli solari autopulenti.

Diversamente da altri materiali fino ad ora realizzati, questo è composto da speciali molecole peptidiche che letteralmente "crescono" (il particolare in foto) per formare una sorta di 'manto' idrorepellente e ad alta conduttività elettrica.

Queste invisibili nanostrutture, sviluppate dai ricercatori dell'Università di Tel Aviv, potranno migliorare l'efficienza anche dei pannelli solari (attualmente la polvere taglia di quasi il 30% le loro capacità di accumulare energia) e permettere enormi risparmi per manutenzione e pulizia degli stessi.

Pensate per un attimo al più grande parco solare del mondo e a dove sorgerà (deserto? sabbia? vi dicono niente queste parole?)

"Questa tecnologia potrebbe portare ad un materiale utilissimo per generare o storare energia in pochissimo tempo: potrebbe integrare le batterie al lito del prossimo futuro," dice uno dei ricercatori, Lihi Adler-Abramovich.

Siamo già a buon punto, la tecnologia ha già trovato possibili compratori, e presto verranno alla luce i primi prodotti 'nano-autopulenti': ora i cari ragazzi possono tornare alla loro occupazione originaria, la ricerca di una cura per l'Alzheimer :)


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