Scoperta una nuova galassia - produce 250 soli all'anno
Una nuova galassia è stata scoperta dagli astronomi e battezzata con il nome diSMM J2135-0102. La straordinaria scoperta è stata effettuata ottenendo per la prima volta misurazioni dirette delle dimensioni e della luminosità di regioni di formazione stellare in una galassia molto distante, grazie ad una casuale scoperta fatta con il telescopio Apex.
La galassia è così distante e la sua luce ha impiegato così tanto tempo a raggiungerci che noi la vediamo così com’era 10 miliardi di anni fa. Una “lente gravitazionale” cosmica ingrandisce la galassia, fornendo un immagine così ravvicinata che sarebbe altrimenti impossibile da ottenere: un colpo di fortuna che ha rivelato una frenetica e vigorosa formazione stellare nelle galassie dell’Universo primordiale, con vivai di stelle che si formano 100 volte più velocemente che nelle galassie più vicine.
La ricerca viene pubblicata online nel giornale Nature nell’articolo “Intense star formation within resolved compact regions in a galaxy at z=2.3” .
Gli astronomi stavano osservando un massiccio ammasso di galassie con il telescopio Atacama Pathfinder Experiment (Apex), a lunghezze d’onda submillimetriche, quando hanno trovato una galassia nuova e brillante come non mai, più distante da noi dell’ammasso stellare e delle più brillanti galassie finora mai osservate alle stesse lunghezze d’onda submillimetriche.
è così brillante perché i grani di polvere nella galassia brillano dopo essere stati scaldati dalla luce stellare. La nuova galassia è stata battezzata con il nome di SMM J2135-0102.
«Stimiamo che SMM J2135-0102 stia producendo stelle ad un ritmo equivalente a circa 250 soli all’anno - dice Carlos De Breuck dell’Eso, un membro del gruppo - La formazione stellare nella sua nube più grande è differente da quella nell’Universo locale, ma le nostre osservazioni suggeriscono anche che dovremmo essere in grado di usare una fisica di base simile a quella delle più dense regioni di formazione stellare nella galassie vicine per capire come nascono le stelle in queste galassie più distanti. Siamo rimasti sbalorditi quando abbiamo trovato un oggetto sorprendentemente brillante che non si trovava nella posizione prevista.
Ci siamo subito resi conto che era una galassia sconosciuta e più distante, ingrandita dell’ammasso di galassie che si trova più vicino a noi» spiega De Breuck che stava osservando al telescopio Apex situato sull’altipiano di Chajnantor nelle Ande Cilene ad una altitudine di 5000 metri. La nuova galassia SMM J2135-0102 è così brillante proprio grazie al massiccio ammasso di galassie che si trova in primo piano. La sua enorme massa curva la luce della galassia più distante, funzionando come una lente gravitazionale.
Così come fa un telescopio, ingrandisce e rende più brillante la galassia distante e grazie al fortuito allineamento fra l’ammasso e la galassia distante, quest’ultima viene ingrandita di 32 volte.
«L’ingrandimento ci mostra la galassia con un dettaglio senza precedenti, anche se è così distante che la sua luce ha impiegato circa 10 miliardi di anni a raggiungerci», spiega Mark Swinbank della Università di Durham, primo autore dell’articolo che riporta la scoperta.
L’ingrandimento ha fatto capire che le nubi di formazione stellare possono essere individuate all’interno della galassia, fino ad una scala minima di alcune centinaia di anni luce, quasi le stesse dimensioni delle nubi giganti nella nostra Via Lattea.
Queste “fabbriche di stelle” sono simili per dimensioni a quelle della Via Lattea, ma cento volte più luminose, il che suggerisce che la formazione stellare nelle prime fasi di vita di queste galassie sia un processo molto più vigoroso di quello tipicamente visto nelle galassie più vicine a noi sia nello spazio che nel tempo. Per molti aspetti le nubi sembrano essere più simili ai nuclei più densi delle nubi di formazione stellare nell’Universo locale.
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Posted in: ASTRONOMIA on mercoledì 24 marzo 2010 at alle 05:20