“Crateri lunari colmi di ghiaccio”

La scoperta, descritta sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters, rafforza le recenti analisi della missione LCROSS della NASA, che ha bombardato il nostro satellite rilevando molecole di idrocarburi e vapore acqueo. Si riapre così la partita di una futura esplorazione umana sul nostro satellite. “Ora la sostenibilità della presenza umana sulla Luna diventa possibile”, esultano gli scienziati presso il Lunar and Planetary Institute di Houston. “I risultati di questi mesi stanno completamente rivoluzionando la nostra visione della Luna”.
Più cauta Angioletta Corradini, direttrice dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario (INAF-IFSI) di Roma: “Se i dati del radar saranno confermati, si tratta di una scoperta estremamente affascinante dal punto di vista scientifico. Sarebbe la prova che nei suoi 4,6 miliardi di anni di vita la Luna è stata bombardata da oggetti contenenti acqua. Si tratterà quindi di studiare, attraverso i rapporti isotopici, la provenienza del ghiaccio incamerato dai crateri. Potrebbe arrivare dalle comete, da asteroidi o altri oggetti nel sistema planetario. È invece prematuro considerare questi depositi di ghiaccio come ‘cisterne’ per eventuali rifornimenti di acqua. Sono regioni difficilmente accessibili ed estremamente impervie. I crateri non sono rubinetti”.
Posted in: ACQUA, LUNA, NASA on mercoledì 3 marzo 2010 at alle 04:43