2012 , fine del mondo? - 3 - Il grande asteroide

Molti pensano che la probabilità che si verifichi un impatto asteroidale significativo sulla Terra, come quello che estinse i dinosauri 65 milioni di anni fa, sia abbastanza bassa: uno ogni 500.000 anni. Però questa statistica dovrebbe essere rivista proprio in base agli accadimenti degli ultimi 100 anni.

Ad esempio a Tunguska, una località della Siberia, avvenne, nel Giugno 1908 (quindi solo di un secolo fa) un impatto di un asteroide. 2150 chilometri quadrati di superficie terrestre vennero devastati da una immane esplosione udita fino a 1000 Km di distanza e della potenza di circa 13 Megatoni. Nella esplosione vennero sradicati o divelti più di 60 milioni di alberi in un modo che faceva individuare il centro di tale esplosione, accreditata ad un meteorite di 30 metri (solo trenta metri) di diametro. Perché un oggetto cosi piccolo può causare danni tanto immani? La risposta sta nel fatto che esso impattò con l'atmosfera del nostro pianeta ad una velocità stimata attorno ai 15 Km/sec; praticamente la velocità di un proiettile.

A seguito di ciò venne praticamente vaporizzato causando un'onda d'urto sulla superficie sottostante senza lasciare crateri. Pensate che l'urto fece quasi deragliare alcuni convogli della Ferrovia Transiberiana, distanti 600 km dal punto di impatto! Non ci furono vittime solo perché la zona era assolutamente disabitata. Se tale impatto avesse invece cancellato la città di Berlino oggi guarderemmo con meno distacco a questi fenomeni.

Ancora: La cometa Shoemaker Levy 9 impattò sul pianeta Giove nel Luglio del 1994, (quindi solo alcuni anni fa). Questo evento avrebbe costituito un'opportunità unica per osservare l'atmosfera di Giove, infatti la collisione avrebbe provocato eruzioni di materiali provenienti da strati atmosferici normalmente preclusi all'osservazione a causa della loro profondità. Ricordiamo qui che Giove è un pianeta gassoso con solo un piccolo nucleo centrale solido.

Gli astronomi stimarono che i frammenti visibili della cometa variavano da qualche centinaio di metri fino ad qualche chilometro, e la cometa intera potrebbe aver avuto un diametro di 5 Km. Anche qui dunque parliamo di un oggetto piccolissimo ed insignificante rispetto ad un pianeta come Giove che ha un diametro di quasi 143.000 Km. La nostra terra, con i suoi 12.800 Km di diametro, posta vicino a Giove avrebbe circa le proporzioni di una pallina da ping-pong vicino ad un pallone da basket.

La cometa, prima di giungere al punto di impatto, descrisse varie orbite attorno al grande pianeta ed in una di queste, nel luglio 1992, subì gli effetti mareali di Giove finendo spezzata in diversi tronconi. L'impatto del primo frammento della cometa colpì il pianeta sul lato opposto a quello visibile dalla terra.

Per fortuna era in orbita attorno a Giove la sonda Galileo che poté riprendere i successivi momenti di impatto dei vari frammenti (vedi foto). Nell'impatto si liberò una energia totale pari a 6 milioni di megatoni, circa 600.000 volte la bomba H (!) e le aree dell'esplosione erano grandi come l'intera Africa.

Il 23 marzo 1989, l'asteroide 4581 Asclepius di tipo Apollo (1989 FC) mancò la Terra di 700.000 km,passando nell'esatto punto dove era la Terra solo 6 ore prima. Se si fosse scontrato avrebbe creato la più grande esplosione della storia. Piccole collisioni, equivalenti a 1 chilotone, avvengono circa ogni mese ma sono assorbite dall'atmosfera terrestre che incendia e vaporizza i piccoli oggetti.

Ora: in solo 100 anni abbiamo assisto a due impatti cometari nel sistema solare di cui uno sulla Terra, un asteroide ci ha sfiorato, due grandi comete come la Halley e la Hale Boop sono passate vicino alla Terra e molte altre minori ne abbiamo viste. Il sistema solare è pieno di milioni di asteroidi vaganti che risiedono sia nella fascia di Kuiper sia nella più distante nube di Oort. Non è dunque da rivedere quella stima dei 500.000 anni?

Che cosa stiamo facendo per intercettare tali oggetti? Risposta: quasi nulla. La NASA aveva iniziato la la mappatura di alcune zone di cielo con il progetto Space-Survey ma ha visto tagliati i fondi dal governo Bush. Nick Bostrom afferma:

"E’ triste che l'umanità nel suo insieme non abbia investito anche solo un paio di milioni di dollari per migliorare le sue idee su come meglio poter garantire la propria sopravvivenza."

Certamente ha ragione, e forse oltre che triste è anche molto pericoloso!

Dal punto di vista del rischio esistenziale un impatto con un asteroide di diametro superiore ai 50 Km sulla superficie terrestre sarebbe devastante e, oltre alla distruzione della zona d'impatto, provocherebbe onde alte 300 metri che devasterebbero le coste e soprattutto un inverno nucleare che potrebbe durare dieci anni, con identiche conseguenze di quello di una guerra atomica.

Per questo ho assegnato a questo evento un grado di distruttività del 90%. C'è tuttavia una bassa possibilità (1% nel peggiore dei casi) che un tale evento avvenga, ma resta il fatto che dovremmo impegnarci di più nelle tecniche di intercettazione e nel pianificare necessarie contromisure.

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fonte-futuroprossimo.blogosfere.it

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