Nuove ricerche sull' Ultima Cena di Leonardo da Vinci



File:Leonardo da Vinci (1452-1519) - The Last Supper (1495-1498).jpg

La mano dell’apostolo Pietro nel Cenacolo di Leonardo da Vinci e nella copia del Giampietrino e dell' Anonimo di Ponte Capriasca



di Ferruccio Rondinella
Specialista in Ortopedia
Dirigente medico ospedaliero del SSN

Esclusiva di http://www.ufoforum.it &http://ufoplanet.ufoforum.it


Il presente studio è finalizzato a dare una risposta alle seguenti domande:

1. ---> La mano che impugna il coltello, osservabile alla destra del personaggio Giuda Iscariota nel Cenacolo di Leonardo da Vinci, può con certezza attribuirsi al personaggio Pietro, come da sempre è stato ritenuto?
2. ---> I celebri copisti, nel disegnare la mano del pugnale come appartenente a Pietro, hanno riprodotto in maniera fedele l’originale e reso correttamente le intenzioni di Leonardo?

Nozioni di anatomia e fisiologia articolare umana

Denominzione e   gradi di libertà delle articolazioni

Le articolazioni del corpo umano si distinguono, in base al grado di libertà dei movimenti che possono compiere, in

1. --> Enartrosi (fig.1): una sfera piena si articola con una sfera cava; sono consentiti tutti i movimenti nei tre piani spaziali compresa la rotazione. Esempio: articolazione scapolo-omerale (spalla)
2. -> Condilo-artrosi (fig.2) : ellissoide pieno con ellissoide cavo; sono consentiti movimenti attorno a assi ortogonali, quindi flessione/estensione e inclinazione oltre al movimento combinato dei due detto circumduzione, destrorsa e sinistrorsa. Esempio: radiocarpica (polso)
3. -->;Articolazioni a troclea o ginglimo angolare (fig.3): cilindro pieno con cilindro cavo; è consentito il solo movimento angolare, come nella cerniera di una porta. Esempio: flesso estensione del gomito tra la paletta dell’omero e la testa dell’ulna.
4. -->;Ginglimo laterale o trocoide (fig.4): cilindro pieno con cilindro cavo; come il precedente ma l’asse del segmento che si muove coincide con quello del cilindro invece di essere perpendicolare a questo come nel ginglimo angolare. Immaginare le impugnature dell’asta girevole di comando di una tenda da sole o di un “cric” per auto. Esempio: articolazione radio-ulnare prossimale.
La comprensione di quest’ultimo tipo di meccanismo è importantissimo ai fini del presente studio. Esistono altri tipi di articolazioni mobili che possiamo trascurare.




L’orientamento della mano nello spazio tridimensionale attorno alla persona è il risultato della combinazione dei movimenti compiuti o delle posizioni assunte dalle articolazioni dell’arto superiore e che riportiamo nello schema seguente:

-->; Alla spalla:
                  o---> scapolo-omerale   =   a sfera

-->; Al gomito
                  o---> omero-ulnare   =   a cerniera laterale
                  o--->; omero-radiale   =   a sfera
                  o--->; radio-ulnare prossimale   =   a cerniera longitudinale

-->; Al polso
                  o--->; Radio-carpica   =   ellissoide; movimenti possibili di sola flesso-estensione e lateralità (fig. 5 a,b,c,d,e).

Immagine:

fig. 5a ------------ fig. 5b ------------ fig. 5c

Immagine:

    fig. 5d ------------------------ fig. 5e


La “rotazione della mano”

Se sono stati compresi bene i gradi di libertà delle singole principali articolazioni dell’arto superiore dell’uomo risulterà facile capire che non esiste movimento di rotazione della mano (fig. 6a,b). Se riusciamo a rivolgere il palmo verso l’alto, di lato o verso il basso ciò avviene grazie al cosiddetto movimento di prono-supinazione   (P-S) e, in misura relativa e accessoria, al movimento della spalla.

Immagine:

fig. 6a ----------------------------- fig. 6b


Infatti abbiamo visto che a livello del polso sono possibili movimenti di circumduzione (generazione di un cono) ma non di rotazione. E allora come “ruota” la mano?

Immagine:

    
fig. 7a (supinazione) - fig.7b (pos. intermedia) - fig.7c (pronazione)


La sede del movimento è il gomito, precisamente tra il capitello radiale e una faccetta concava semilunare lateralmente all’ulna. Il capitello ruota all’interno di un anello osteo-fibroso e, grazie alla conformazione leggermente incurvata e obliqua di tutto il radio, fa capovolgere l’estremità distale slargata portandola dall’altro lato dell’ulna distale, ponendosi ruotata in senso opposto. I rapporti tra gli ossicini del carpo e il radio non si modificano, ossia l’articolazione del polso non viene impegnata (fig 7a,b,c).


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